Il gatto ha ingoiato un ago: i segnali e cosa fare per evitare rischi

2022-06-25 06:29:48 By : Ms. Sunny Yu

Il tuo micio mette in bocca qualsiasi cosa? Stavolta però è davvero un rischio: il gatto ha ingoiato un ago. Cosa bisogna fare prima che sia troppo tardi.

Ci risiamo! E’ proprio vero che con i nostri amici a quattro zampe bisogna sempre avere gli occhi aperti, soprattutto quando il nostro gatto mette in bocca qualsiasi cosa. E anche un momento rilassante, come quello del cucito, può trasformarsi in un incubo se ci accorgiamo che il gatto ha ingoiato un ago. Vediamo cosa fare in questo caso e in fretta, poiché potrebbe essere davvero molto rischioso per la sua salute.

Tra i corpi estranei che il gatto è in grado di ingurgitare vi sono: lische di pesce, ma anche gomitoli di lana, rocchetti di filo con tutto l’ago talvolta, e ovviamente può aver mangiato un topo. Non lasciamo mai alla sua portata di zampa del filo alimentare per legare la carne, ma anche elastici e corde sottili: tutti elementi che attirano la sua attenzione, forse perché ricordano molto la coda di un topo. Ma anche tappi per le orecchie e da cucito, con i quali su usano coprire le dita.

Di istinto potremmo tirarlo via, ma le conseguenze potrebbero essere disastrose, anche peggiori di quelle che seguono alla loro ingestione. Infatti in questo caso è alto il rischio di soffocamento ma quando si tratta di un ago, è tutto molto più complesso e pericoloso.

Ma cosa avranno mai questi sottili oggetti metallici che tanto attirano la sua attenzione? Probabilmente il micio li considera facili da ingoiare e da mettere in bocca, proprio grazie a quelle dimensioni così ridotte; ma spesso se li trovano in bocca perché sono attaccati al filo sia sottile sia quello più doppio della lana.

Ma come capire che il gatto ha ingoiato un ago? Ci sono dei segnali che il suo corpo ci invia, soprattutto se non eravamo presenti in quel momento. Dobbiamo fare attenzione a:

Purtroppo davvero tanti, ma potrebbe anche ‘andargli’ bene. Infatti vi sono casi in cui l’ago è passato nel suo intestino senza fare danni e ne è uscito insieme alle feci nella lettiera. Non sempre però le cose vanno così bene: in alcuni casi, i più frequenti purtroppo, è assolutamente necessario correre dal veterinario.

L’errore assolutamente da non commettere è quello di provare a fare tutto da soli e tirarlo fuori. L’ago ingerito infatti può restare attaccato alla lingua o alla laringe; può restare incastrato nell’esofago e ferirlo.

Se l’ago perfora lo stomaco e l’intestino, ne usciranno i succhi gastrointestinali, ricchi di batteri, e che possono provocare una peritonite asettica. Se resta nell’intestino può intasarlo e causare grandi lacerazioni delle pareti, fino a causare una necrosi delle stesse. Insomma gli effetti devastanti possono essere mortali anche in meno di un’ora.

La risposta è una: correre dal medico per emergenza veterinaria o alla clinica veterinaria più vicina. Spetterà all’esperto capire se si tratta effettivamente dell’ingerimento di un ago oppure di una nostra impressione. Saranno gli esami a raggi X e una endoscopia a diagnosticare e anche a provare a risolvere il problema.

Con l’endoscopia infatti si proverà ad estrarre l’ago, senza creare ulteriori danni: si tratta di una micro-telecamera che entra nel tratto gastro-intestinale e, con appositi ganci, tenta di estrarre corpi estranei come gli aghi. Anche il  Journal of American Veterinary   Medical Association ha affermato che l’endoscopia, in questi casi, ha portato risultati molto positivi.

Altri rimedi possono essere: l’operazione chirurgica e, paradossalmente, non fare nulla e attendere che venga espulso dal gatto nelle feci (ma è molto rischioso e non consigliabile).

Se l’operazione è riuscita perfettamente, e senza altre conseguenze devastanti interne, il gatto può tornare a casa dopo poche ore. meglio garantirgli un po’ di tranquillità e riposo, non forzarlo a mangiare. Facciamo attenzione a disinfettare e curare le medicazioni e seguire, pedissequamente, tutti i consigli del veterinario. E ovviamente fare attenzione che il gatto non ingerisca altri oggetti estranei e pericolosi per la sua salute.

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