Il lavaggio delle mani è considerato la misura più efficace per il contenimento delle cosiddette infezioni nosocomiali, cioè delle infezioni ospedaliere.
Le mani sono infatti il veicolo più comune di trasmissione dei microrganismi. Esistono due tipi di flora microbica: - Flora microbica residente: rappresenta la normale flora colonizzatrice di un individuo e raramente può causare infezioni, anzi spesso protegge il corpo umano da altri microrganismi patogeni. Risiede negli strati più profondi della pelle, quindi non si rimuove facilmente con il semplice lavaggio delle mani.
- Flora microbica transitoria: si deposita sulle mani dopo il contatto con pazienti o fonti ambientali infette. Una volta a contatto con un ospite suscettibile, provoca facilmente infezioni. Tuttavia, questo tipo di batteri vive meno di 24 ore sulla pelle e può essere rimosso con il lavaggio delle mani.
Possiamo distinguere tre tipi di lavaggio delle mani:
Quando farlo: - All'inizio e alla fine del turno; - Prima di procedure pulite e non invasive (distribuzione di cibo, farmaci, pressione sanguigna); - Dopo aver rifatto i letti; - Dopo ogni contatto con i pazienti; - Prima e dopo aver indossato i guanti; - Dopo l'esposizione accidentale a un liquido biologico; - Dopo aver tossito, starnutito, soffiato il naso, toccato i capelli. - Dopo aver utilizzato i servizi igienici; - Prima e dopo aver mangiato; - Dopo aver fumato.
Obiettivi del social washing: - Rimuovere fisicamente lo sporco ed eliminare fino al 90% della flora microbica transitoria. -Prevenire il passaggio di microrganismi dall'ambiente ospedaliero al paziente e dal paziente all'operatore sanitario e viceversa.
Materiali necessari: - Acqua corrente calda; - Detergente liquido (sapone) erogato da dosatore con valvola unidirezionale; - Tovaglioli di carta usa e getta; - Lavabo preferibilmente con apertura a gomito oa pedale, o ancora meglio dotato di fotocellula. Procedimento: - Rimboccarsi le maniche fino al gomito; - Rimuovere anelli, bracciali e orologio; - Inumidire mani e polsi con acqua tiepida (37°-38°C); - Applicare una dose di detersivo; - Strofinare energicamente le superfici saponose per almeno 15 secondi; Procedimento: - Sciacquare abbondantemente sotto l'acqua corrente; - Asciugare accuratamente tamponando con carta assorbente monouso dalla punta delle dita all'avambraccio; - Utilizzare quest'ultimo per chiudere il rubinetto, se non a gomito oa pedale.
Quando farlo: - Nelle procedure ad alto rischio; - Prima di una procedura asettica (es. cateterismo vescicale); - Dopo il contatto con ferite, materiale biologico, materiale infetto o contaminato (anche se con guanti!);
- Tra un paziente e l'altro; - Se necessario, sullo stesso paziente tra un intervento e l'altro (es. medicazioni); - Prima di assistere pazienti particolarmente suscettibili alle infezioni; - Dopo aver assistito pazienti colonizzati o infetti. Obiettivi del lavaggio antisettico: - Rimuovere lo sporco; - Eliminare la flora microbica transitoria e ridurre la flora residente.
Materiali necessari: - Acqua corrente calda; - Detergente antisettico liquido con dosatore o monodose, a base di clorexidina o iodiopovidone; - Tovaglioli di carta usa e getta; - Lavabo preferibilmente con apertura a gomito oa pedale, o ancora meglio dotato di fotocellula.
Procedimento: - Rimboccarsi le maniche fino al gomito; - Rimuovere anelli, bracciali e orologio; - Inumidire mani e polsi con acqua tiepida (37°-38°C); - Applicare la giusta quantità di prodotto antisettico avendo cura di distribuirlo uniformemente; - Aggiungere acqua e lavare accuratamente, prestando particolare attenzione agli spazi periungueali, subungueali e interdigitali per almeno 1 minuto; - Sciacquare abbondantemente con acqua corrente; - Asciugare accuratamente tamponando con carta assorbente monouso dalla punta delle dita all'avambraccio; - Utilizzare quest'ultimo per chiudere il rubinetto, se non a gomito oa pedale.
La sequenza del lavaggio antisettico delle mani è identica a quella del lavaggio sociale. Solo il tipo di detersivo differisce, in quanto in questo caso viene utilizzato un prodotto antisettico e non semplice sapone e il tempo impiegato per lavare correttamente.
Quando farlo: - Prima dell'intervento; - Prima di eseguire manovre invasive nel circolo sanguigno (es. indagini emodinamiche); - Prima di manovre altamente invasive.
Obiettivo del lavaggio chirurgico: - Ottenere la massima riduzione della flora microbica transitoria ed un buon abbattimento della flora residente, inibendone a lungo lo sviluppo.
Materiali necessari: - Acqua corrente calda; - Detergente liquido antisettico-disinfettante con dosatore o monodose (a base di clorexidina o iodiopovidone); - Spazzolino per unghie con setole in nylon in confezione sterile monouso; - Salviette o teli monouso sterili.
- prelevare la soluzione antisettica dal dosatore a gomito e coprire l'intera superficie delle mani
- distribuire uniformemente su mani e polsi, prestando particolare attenzione agli spazi interdigitali e alla zona periungueale per almeno 1-2 minuti
- estendere il lavaggio anche ai gomiti
- ripetere il lavaggio per altri due minuti utilizzando uno spazzolino sterile esclusivamente per le unghie
- asciugare mani e avambracci con un panno sterile per ogni braccio, partendo dalle unghie e proseguendo fino al gomito, tamponando la pelle.
Quando non è possibile lavarsi le mani o in assenza di lavabo, si può procedere al cosiddetto sfregamento delle mani con soluzione alcolica, della durata di 20-30 secondi senza necessità di risciacquo.
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