Laccio emostatico e defibrillatore: due dispositivi salvavita, ma purtroppo siamo ancora indietro - Emergency Live

2021-12-14 18:36:11 By : Ms. Maggie QI

Emergency Live - Il giornale di emergenza online per i primi soccorritori, medici, infermieri, vigili del fuoco e volontari

Autore: Vanni Vincenzo - Istruttore RACFA/TCCC (Omnia Secura Academy)

11 settembre 2001. Questa data ha segnato una svolta nell'emergenza urbana, da sempre finalizzata esclusivamente all'arresto cardiaco improvviso.

Eventi come: esplosioni, scontri a fuoco, ferite da arma bianca, attentati terroristici provocano emorragie massicce difficili da controllare, ma soprattutto letali nel giro di pochi minuti se non si interviene in modo tempestivo ed efficace.

L'introduzione della defibrillazione precoce nel nostro Paese e la conseguente compliance normativa è stata una procedura lunga e macchinosa. Da ciò si può dedurre che anche l'uso del laccio emostatico arterioso incontrerà le stesse difficoltà.

In passato, il laccio emostatico era etichettato come "... strumento del diavolo.."

Oggi sappiamo che il laccio emostatico è presente nella confezione dei farmaci e nella cassetta di pronto soccorso prevista dal DM 388/03 e GU del 03/02/2004 n° 27, ma vi esorto a verificare il tipo di laccio emostatico contenuto visto che... è quello di gomma!

Domanda: Cosa ci fanno tre lacci di gomma all'interno di una cassetta di pronto soccorso destinata al personale laico formato al primo soccorso sul posto di lavoro?

In caso di infortunio con perdita di sangue arterioso in uno dei quattro arti, il soccorritore utilizza la fascia a sua disposizione per fermare l'abbondante emorragia. Quindi quale sarà la probabilità di fermare l'emorragia arteriosa? La risposta è zero!

Inoltre possono verificarsi sia emorragie non comprimibili, come quelle del tronco, sia altre localizzate a livello delle articolazioni articolari. In questi casi il dipendente non dispone della formazione e delle attrezzature necessarie per far fronte all'emergenza.

L'importanza della velocità nell'applicazione del laccio emostatico adatto ce lo insegna la letteratura militare a partire dalla guerra del Vietnam fino agli ultimi conflitti (Iraq e Afghanistan).

Gli studi condotti dal colonnello medico Ron Bellamy US ARMY hanno evidenziato le seguenti cause di morte:

Tra le varie cause, ne sono state individuate tre in cui l'intervento immediato dei militari addestrati alle manovre può evitare la morte del paziente:

In campo bellico, la storia insegna che l'intervento immediato con mezzi adeguati aumenta la sopravvivenza delle vittime che riportano lesioni esterne e conseguenti massicce emorragie.

A tal proposito ricordiamo l'evento avvenuto durante la maratona di Boston nel 2013 e il successivo avviso apparso su pubblicazioni scientifiche e sui social network. Da lì, il laccio emostatico non è più visto come l'ultima spiaggia, ma come una difesa estremamente necessaria in questi casi sempre più comuni e quindi è richiesto un addestramento specifico.

Negli Stati Uniti, l'America Safety & Health Institute ha creato un corso sul controllo avanzato dell'emorragia massiva.

Il corso dura 3 ore e insegna l'uso di ausili per il blocco di emorragie massicce.

Esistono diversi tipi di dispositivi per gestire i tre tipi di sanguinamento che possono verificarsi: negli arti, nel tronco e in prossimità delle articolazioni articolari.

Ritengo sia giunto il momento di essere più incisivi su questo tema sia nell'adeguamento delle cassette di pronto soccorso e della confezione dei farmaci, sia nella formazione del personale laico e sanitario al corretto utilizzo degli ausili.

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