Padova, il racconto choc della donna ferita dal marito all’uscita dallo studio legale. All’uomo è contestata la premeditazione
PADOVA. «Ho ucciso mia moglie con un coltello». Ha pronunciato quelle poche parole Jalal Amal, 41enne di origine marocchina con residenza a Mestre anche se da mesi vive a Treviso, costituendosi ai militari dell’Esercito che presidiano la stazione ferroviaria di Padova.
Il giubbotto sporco di sangue, gli occhi persi nel vuoto: sono le 18.25 di mercoledì e la pattuglia informa subito la centrale operativa della questura che, pochi minuti prima, aveva ricevuto già un’altra chiamata dallo studio dell’avvocato Elisabetta Costa in via Foscolo 13/a.
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