Ecco come aiutare la popolazione ucraina in Veneto e dal Veneto - Il Mattino di Padova Padova

2022-08-14 06:58:58 By : Ms. Jenny Chen

Accoglienza, vestiario, viveri e soldi: a chi rivolgersi per sostenere i rifugiati e chi è rimasto in patria. Il modulo scaricabile da inviare in Regione per comunicare la propria disponibilità. Luoghi e orari della raccolta di generi di prima necessità. I conti correnti per le donazioni. Tutto quello che serve sapere.

VENEZIA.Profughi ucraini in arrivo in Veneto, non si sa ancora bene quanti e dove ma, l’imponente macchina della solidarietà è partita. Migliaia le persone pronte a donare quello che possono e fornire un aiuto concreto per chi arriva in Veneto e per chi comunque rimane in patria. L’accoglienzasarà gestita dalle Prefetture, ma sono bastate poche iniziative per arrivare al grande cuore dei veneti. 

Raccolta di beni alimentari alla Caritas di Mestre

Raccolta di beni alimentari alla Caritas di Mestre

Enti locali, associazionismo, parrocchie, famiglie, categorie economiche: la macchina dell’accoglienza è scattata come sempre con grande generosità. 

A livello regionale il presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia è il commissario responsabile dell’accoglienza. Per questo la regione ha attivato un modulo, compilabile on line da quanti vogliano mettere a disposizione la propria abitazione per i profughi provenienti dall’Ucraina.

Il modulo è reperibile sia all’interno del sito web della Regione, all’interno della sezione Emergenza Ucraina sia all’interno del sito della Protezione Civile Regionale.

Il modulo  è compilabile online e consente di specificare nel dettaglio tipologia, durata, numero e oggetto delle modalità di ospitalità e accoglienza. E’ prevista infatti, per privati cittadini e imprenditori, la possibilità di mettere a disposizione vitto, alloggio (albergo, stanza ammobiliata, singolo alloggio indipendente, b&b), offrire lavoro, trasporto, attività di traduzione e cura animali, oltre ad attività ludiche.

Assindustria Venetocentro (Padova e Treviso) ha messo subito a disposizione cinque appartamenti a Roncade e a Casier nel Trevigiano. Sistemazioni semplici, ma confortevoli che permetteranno ai bisognosi ucraini di porre le basi per una nuova vita in un contesto sicuro. Chi fosse intenzionato a mettere a disposizione alloggi in provincia di Treviso lo può fare scrivendo alla prefettura o anche all’amministrazione comunale del proprio territorio che girerà l’indicazione alla prefettura. «Saranno questi due enti» spiegano dalla prefettura, «nel caso vi fosse necessità di nuovi spazi, a organizzare l’eventuale distribuzione di profughi nel contesto privato avendo precedentemente attestato la conformità degli immobili».

A Padova hanno trovato accoglienza al Seminario Minore di Rubanosessanta bambini e ragazzini ucraini orfani, attesi fra domani e mercoledì, partiti da Leopoli con l’associazione “Lisolachenoncè Teolo Odv”.

Il Comune di Cadoneghe si è attivato per individuare locali di proprietà comunale che possano essere utilizzati per accogliere richiedenti asilo provenienti dall’Ucraina. Le verifiche stanno procedendo in queste ore, mentre il sindaco, Marco Schiesaro, ha definito l’orario dell’incontro con la comunità ucraina di Cadoneghe, sarà il 2 marzo alle 18.30, in sala consiliare.

Per la provincia di Padova Il Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo ha avviato nei giorni scorsi un dialogo nelle due province con Prefettura, Questura, Caritas, Comuni e con il Consolato onorario di Ucraina per capire qual è la situazione delle necessità e degli aiuti per la popolazione ucraina nell’ottica di coordinare il supporto e la solidarietà del mondo del volontariato. L’invito a tutte le organizzazioni pertanto è di non effettuare raccolte di generi alimentari e materiali se non in coordinamento con il Consolato. A tal scopo si segnala in particolare il sito www.hopeukraine.it e la pagina FB https://www.facebook.com/consolatoucrainapadova/ attraverso i quali il Consolato di Ucraina per il Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige aggiorna le reali eventuali necessità, in coordinamento con Prefettura e Questura.

Per gli Enti del Terzo Settore e le volontarie e i volontari, la richiesta è di concentrare le proprie energie e disponibilità per l’accoglienza in Italia, attuale o futura.

In particolare pertanto il Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, in accordo con gli Enti sopra citati, avvia una ricognizione per:

In tutti questi casi le disponibilità, da segnalare attraverso il form creato dal CSV, saranno coordinate e indirizzate in base alle effettive necessità. Non è detto quindi che le disponibilità vengano attivate, ma è bene che il tessuto della solidarietà si faccia trovare pronto in caso di bisogno.

Il CSV di Padova e Rovigo potrà organizzare nelle prossime settimane incontri di coordinamento e confronto con le realtà che segnaleranno le loro disponibilità.

La Città metropolitana di Venezia attiva un database per favorire l’ospitalità diffusa Il sindaco Brugnaro ha promosso costituzione di un database che consenta di mappare la disponibilità di alloggi, stanze e posti letto offerti a titolo gratuito dalla cittadinanza, favorendo, in linea con quanto auspicato dalla Prefettura, la cosiddetta "ospitalità diffusa" alle persone ucraine che giungono nel territorio metropolitano.

Qualsiasi cittadino, come singolo proprietario di alloggio o titolare di attività ricettive nella città metropolitana, potrà da oggi, accedendo al link https://bit.ly/3HQOyzv segnalare tipologia e quantità di situazioni alloggiative messe a disposizione. Gli spazi dovranno essere immediatamente fruibili e dotati di utenze domestiche di base (acqua, gas, luce, riscaldamento). I dati saranno trasmessi poi ai sindaci dei rispettivi Comuni, per verificarne la regolarità e correttezza, nonché la reale idoneità dell’alloggio, e verranno trattati al solo scopo di aiutare il coordinamento degli aiuti in favore della popolazione in fuga dalla guerra.

Le Ulss hanno messo a disposizione i centri per i tamponi e per i vaccini, per uno screening sanitario veloce nei giorni subito dopo l’arrivo, passaggio indispensabile per fornire i green pass a chi arriva nel nostro territorio e non ne ha uno. “Abbiamo predisposto un vademecum e un canale dedicato sul sistema “Dime 041041” da mettere a diposizione delle famiglie che entrano in contatto con le persone che hanno bisogno di assistenza e informazioni nel quale saranno contenute le domande e le risposte su come fare per offrire ospitalità ai profughi ucraini – ha spiegato il Sindaco Brugnaro -. Questo database è un ulteriore servizio per facilitare la gestione degli aiuti in sinergia con i Comuni”.

Accoglienza profughi in provincia di Belluno. Un indirizzo mail e un numero di telefono per chiedere informazioni e dare disponibilità ad accogliere profughi dall'Ucraina: questa una delle prime decisioni prese dall'amministrazione comunale di Belluno al termine della riunione in Prefettura. Al tavolo, il sindaco Jacopo Massaro ha confermato la disponibilità dei 50 posti all'ex caserma dei Vigili del Fuoco di Via Col di Lana, con la possibilità di servire pasti caldi agli ospiti; la stessa struttura viene confermata anche come polo logistico per le donazioni. Sul fronte organizzativo, è stato aperto l'indirizzo mail ucraina@comune.belluno.it dove potranno essere inviate tutte le richieste di informazioni e le eventuali disponibilità ad accogliere profughi; è stata anche riattivata la linea telefonica 0437/913202, già in funzione durante le diverse ondate Covid con lo sportello di ascolto sociale, che sarà operativa dai prossimi giorni.

Il comitato Pollicino di Ponte nelle Alpi (Belluno) mette a disposizione la propria struttura a Petrosani in Romania per accogliere una cinquantina di ucraini che stanno scappando dal loro Paese e anche i bambini di altre famiglie che saranno alloggiate nel comune rumeno.

Dal mattino del 3 marzo è attivo l’indirizzo mail emergenzaucraina@aziendafeltrina.it a cui segnalare l’eventuale disponibilità di alloggi di vario tipo nel Feltrino. Al momento si tratta soltanto di una raccolta preventiva di disponibilità; sarà poi la cabina di regia presso la Prefettura di Belluno a valutare l'attivazione delle accoglienze straordinarie e le linee guida, quando e se vi sarà necessità. Si chiede di indicare nella mail riferimenti anagrafici, numero di telefono, tipologia di alloggio e numero di letti

La Diocesi di Belluno cerca volontari che si offrano come autisti per portare i profughi nel territorio provinciale. Si attende a giorni l’arrivo dei primi profughi in provincia di Belluno. Un pulmino è partito sabato per prelevarne un gruppo al confine tra la Polonia e l’Ucraina. «Sarà il primo di una serie di viaggi organizzati», fa sapere il parroco di Belluno don Khodan Yuriy, «per recuperare soprattutto giovani madri con figli piccoli, imparentate con le nostre badanti. I maschi sopra i 18 anni, infatti, non possono uscire dal Paese».

«Stiamo cercando anche volontari, italiani o polacchi, che si prestino per questo servizio di trasporto dal confine fino in Italia. Abbiamo già avuto disponibilità di giovani che si impegneranno nel servizio anche con i loro automezzi», precisa il sacerdote. Domenica nella chiesa di San Rocco a Belluno parecchi fedeli hanno dato del denaro alle donne ucraine (tutte badanti) presenti in chiesa che li faranno arrivare ai loro parenti in patria.

A Padova la Croce Rossa parla chiaro: servono donazioni, non generi di prima necessità. Questo Giampietro Rupolo, presidente della CRI: «Parliamo di un Paese che ha la possibilità di reperire quello che serve, ma ha bisogno di risorse economiche per farlo: c’è bisogno di ossigeno? Non serve mandare da qui delle bombole che devono affrontare il viaggio, possono essere acquistate direttamente in Ucraina. Inviare delle medicine poi è perfettamente inutile: con quale criterio sarebbero scelte? La guerra non annulla le questioni legali che riguardano i medicinali. Dunque la cosa davvero importante è mettere le associazioni del posto nelle condizioni di operare».

Da Sabato 5 marzo Reset, in via Loredan 26, la sede di Studenti Per Udu Padova e Rete degli Studenti Medi di Padova diventa punto di raccolta beni per i rifugiati.

La Caritas di Perarolo si è resa disponibile alla raccolta straordinaria di materiale destinato alla popolazione dell’Ucraina. Si raccolgono lenzuola e coperte singole o matrimoniali per ospedali, asciugamani, indumenti per adulti e bambini nonché articoli per l’igiene personale come dentifrici, spazzolini per denti, bagnoschiuma, sapone, salviette umidificate, rotoloni di carta, fazzoletti, carta igienica. Tutto il materiale dovrà essere pulitissimo e piegato, non consunto o rotto o sporco o macchiato ne mancante di bottoni o cerniere, ben diviso e distinto per specie in appositi contenitori e chiusi in scatole o scatoloni recanti esternamente ben visibile e in maiuscolo la descrizione per specie del contenuto, meglio se scritto su foglio bianco e incollato con nastro adesivo sul contenitore (esempio: uomo – pantaloni, camicie, giacche, maglie, calzini ecc; donna – gonna, pantaloni, maglie ecc; bambino ecc; bambina ecc). Le consegne vanno fatte in patronato a Perarolo, dove la parrocchia ha messo a disposizione un locale, nei giorni di giovedì, sabato e martedì dalle 17.30 alle 19. Il materiale raccolto verrà portato direttamente in Ucraina a cura della sede di Perarolo del Consolato onorario Ucraino.

Sotto l’egida del Patriarcato di Venezia sono in programma anche raccolte di cibi in scatola e a lunga conservazione. Ma anche medicinali e prodotti per il primo soccorso: garze, disinfettante, asciugamani in microfibra, bende, alcool, mascherine, guanti. Prodotti igiene personale: dentifricio, spazzolini, pannolini, assorbenti, asciugamani di carta. I prodotti possono essere consegnati nei seguenti punti di raccolta: Marghera: in parrocchia di Sant’Antonio, via Padre Egidio Gelain 1 tutti i giorni dalle 10 alle 19;  Venezia: alla chiesa di S. Chiara, Santa Croce 495   tutti i giorni dalle 11 alle 19. Eraclea: S. Maria Concetta, via Fratelli Bandiera 5 la domenica e il martedì dalle 9:30 alle 11:30; per eventuali urgenze è possibile contattare i seguenti numeri: 3334328651 – 3496995055. 

A Mestre in via Piave 67  sede dell’associazione Gruppo di Lavoro sono stati raccolti vestiti  e viveri per aiutare una settantina di sfollati, la raccolta prosegue. 

Il centro di solidarietà cristiana “Papa Francesco” in via Marsala a Zelarino, è un grande ipermercato solidale che ogni pomeriggio apre le porte a chi ha bisogno: di cibo, vestiti, mobili a basso prezzo, scarpe. Nel retro dell’enorme capannone, gestito dalla associazione Il Prossimo e realizzato da don Armando Trevisiol e la fondazione Carpinetum, arrivano gli scatoloni per le donazioni al popolo ucraino in fuga dalla guerra: coperte, vestiti caldi, cibo in scatola e a lunga scadenza, medicinali da banco e prodotti igienici, dal ciuccio per i bambini agli assorbenti per donne e anziani. Raccolta promossa dal centro assieme alla Avapo di Mestre. È possibile consegnare il materiale in centro, usando la entrata posteriore, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18».

Video. Aiuti all'Ucraina, così è organizzato il Centro Papa Francesco di Zelarino

Avapo Mestre, con la presidente Stefania Bullo, partecipa alla raccolta di aiuti sul fronte dei medicinali. L’associazione che aiuta i malati terminali si rende disponibile, per chi fosse impossibilitato a raggiungere gli Arzeroni, di ritirare i medicinali donati ( il telefono è lo 041.5350918).

Vanni Fabris Presidente del Gruppo X di Salzano ci ha chiesto di diffondere queste informazioni pratiche per gli aiuti nel suo territorio.

Per la raccolta di generi alimentari a Jesolo è possibile contattare due donne ucraine: Olena e Natalia rispettivamente ai numeri 3885669917 e 3275704513.  

L’Avis di Meolo ha già spedito 13 scatoloni di generi alimentari e aiuti. La raccolta prosegue in settimana in via Roma 206 (chiamare il 338.4290348) e via Diaz (349.5181591). Sabato e domenica mattina, raccolta anche al Ponte dei Giocattoli. Impronta asd di Spinea raccoglie beni di prima necessità in via delle Industrie 34: nel weekend tutto verrà portato in un punto di raccolta parrocchiale a Marghera. La Pro loco raccoglierà fondi oggi durante il Carnevale in piazza Cortina e durante i mercati settimanali. Comune, Pro loco e parrocchie si stanno organizzando per il ricongiungimento di familiari di ucraini residenti a Spinea.

Il Gruppo X di Salzano, il Gruppo Missionario di Noale e la parrocchia dei Santi Felice e Fortunato di Noale organizzano una raccolta per donne e bimbi rifugiati a Zamosc, in Polonia: appuntamento sabato con orario 9-12 e 15-19 e domenica 9-12 all’oratorio don Bosco a Noale.

A Treviso in piazza Martiri Belfiore, tutte le sere dopo le 19 e giovedì dalle 15 alle 19 al centro ascolto della parrocchia di San Nicolò sono stati istituiti dei centri di raccolta.  Servono abiti e medicine: antibiotici, aspirina, eparina, garze e kit per eseguire medicazioni». Inna Maladyca è la portavoce dell’organizzazione. In Piazza Martiri Belfiore ci sarà una macchina coperta dalla bandiera ucraina, sarà quello il segno di riconoscimento».  Intanto da Conegliano sono partiti i primi camion per le popolazioni bisognose. 

La Caritas di Vittorio Veneto ha diffuso il documento che trovate qui sotto con uno schema molto chiaro su ciò che serve, e dove. Per informazioni telefonare al numero 0438.550702. Nella seconda parte del documento trovate i punti di raccolta con indirizzi e orari per ogni territorio.

Anche l’Arca Nuoto di Oderzo ha organizzato una raccolta fondi: «Chiediamo di portare in piscina, entro domenica 6 marzo, cibo a lunga conservazione, coperte e farmaci di primo soccorso (antibiotici, antidolorifici, anestetici, antipiretici, clorexidina, caffeina di sodio, antidiarroici, antidepressivi, serotonina, forbici medicinali, mascherine, lacci emostatici). Consegna in via Città di Pontremoli, 1, Oderzo.

A Oderzo raccolta fondi anche del Grifoni Rugby Club in via Donizzetti, consegna materiale dal martedì al venerdì dalle 19 alle 20. Silca Ultralite Vittorio Veneto, società sportiva che organizza i grandi eventi di Triathlon a Caorle (tra cui l'European Triathlon Cup in programma dal 13 al 15 maggio 2022), ha contattato il Comune di Caorle ed il Consorzio di Promozione Turistica Caorle e Venezia Orientale per verificare l’eventuale disponibilità della Città di Caorle e delle sue strutture ricettive ad accogliere atleti ucraini, allenatori ed i loro familiari che ne avessero necessità.

Le rappresentanze sindacali interne dello stabilimento Electrolux di Susegana, inoltre, hanno proposto un incontro in tempi rapidi con la direzione per valutare la possibilità di destinare, su base volontaria, ore ferie o permessi retribuiti dei dipendenti a favore dei colleghi dello stabilimento Electrolux in Ucraina.

L’Associazione di San Vincenzo de’ Paoli - Onlus Conferenza di Monigo Treviso raccoglie indumenti e prodotti per l’igiene: punto di raccolta all’ex-asilo di Monigo in via S. Elena Imperatrice. «Dagli asciugamani, a maglie, camicie, pantaloni, calzini, scarpe, saponi e tutto ciò che può servire a donne, uomini e bambini che non hanno un ricambio di abiti» spiegano gli organizzatori.

«Chiunque volesse contribuire con una donazione di vestiario e detergenti in buone condizioni, puliti e possibilmente in buste di plastica, può rivolgersi al punto di raccolta organizzato all’ex-asilo di Monigo in via S. Elena Imperatrice mercoledì 2 marzo in serata, dalle ore 20.30, e giovedì 3 marzo, il mattino, dalle ore 9.00». 

A Belluno un punto di raccolta di generi di prima necessità è stato organizzato anche alla scuola di danza Cab (all’interno della palestra All Fit, via Tiziano 71, orario continuativo dalle 8 alle 22), avviato come gesto di vicinanza concreta alla famiglia dell’insegnante ucraina Viktoria e che, per la larga risposta che ha intercettato, si candida ad aiutare anche altre famiglie. Una prima spedizione ci sarà già mercoledì, un’altra probabilmente sabato. 

Nel Feltrino, l’associazione di riferimento è la modenese Time4Life che sta organizzando una carovana per portare vestiario, prodotti per l’igiene personale e generi alimentari in un campo di sfollati nella città romena di Siret. L’Ana di Fastro raccoglie il materiale venerdì 4 marzo nella sede dietro le ex elementari, venerdì dalle 17 alle 22. A Pedavena il punto di consegna è in Pro Loco (via Roma, 11), con appuntamento i prossimi due sabati e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 e la possibilità di chiamare il numero 347 5618938 per il ritiro a domicilio. Lunedì, martedì e mercoledì prossimi (7-9 marzo), dalle 9 alle 13, alimentari e abbigliamento pulito e impacchettato per tipologia possono essere portati anche al ristorante La Locanda di Feltre (via Monte Lungo, 2), telefono 347 5618938 per concordare appuntamenti diversi.

E’ attivo innanzitutto il conto corrente di solidarietà su cui far confluire offerte e donazioni per l’assistenza ai profughi civili dell’Ucraina che stanno giungendo in Veneto, aperto dalla Regione.

Conto corrente intestato a REGIONE DEL VENETO Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA Iban IT65G0200802017000106358023 Bic/swift UNCRITM1VF2

Si consiglia di conservare la ricevuta di bonifico, poiché ogni versamento gode di detraibilità IRPEF e deducibilità IRES come previsto per le erogazioni liberali in denaro in favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche o da altri eventi straordinari, anche se avvenuti in altri Stati, effettuate tramite ONLUS, amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, associazioni sindacali etc.

Per donazioni in favore degli aiuti  si possono utilizzare anche i conti correnti della Caritas diocesana di Padova, specificando la causale “Emergenza Ucraina”, attraverso bonifico bancario (intestato a Caritas – Diocesi di Padova) presso: Banca Etica filiale di Padova – IBAN: IT58 H050 1812 1010 0001 1004 009 o tramite bollettino postale sul conto 102 923 57 (intestato a Caritas diocesana di Padova). 

Fondazione Città della Speranza e AIL Padova (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) hanno aperto una sottoscrizione a favore dei bambini ucraini. La raccolta fondi è finalizzata ad aiutare i bimbi affetti da patologie oncologiche ricoverati a Kiev e nelle principali città del Paese. I contributi serviranno principalmente per trasferire in Italia, a Padova, i piccoli pazienti e le loro famiglie perché siano ospitati in strutture cittadine e curati adeguatamente nella clinica di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

Chiunque volesse scendere al fianco di AIL Padova e Città della Speranza per aiutare i bambini ucraini può versare il proprio contributo con un bonifico bancario (IBAN: IT10 D0585660 7501 7857 1484 506), conto corrente intestato a Fondazione Città della Speranza, causale Aiuto ai bambini ucraini, oppure telefonando alla volontaria signora Laura Carbognin 347 514 5461 dell’AIL o al numero 049 964 0190 della Città della Speranza.

Iniziative della GDO. E’ partita in tutti i supermercati Alì la raccolta fondi "Emergenza in Ucraina" finalizzata all'acquisto di beni di prima necessità e al sostegno delle operazioni umanitarie portate avanti da Croce Rossa Italiana, associazione di volontariato per l’assistenza sanitaria e sociale, senza fini di lucro. Nei 116 supermercati Alì e Alìper, dal sito, dall'app e da Alìperme.it, con 100 punti della carta fedeltà, è possibile donare 1 € a Croce Rossa Italiana, che l'azienda veneta raddoppia a 2€. Oppure sarà possibile fare una donazione liberale alle casse. La meccanica è ormai consolidata ed è quella che ha accompagnato tutte le maratone di solidarietà promosse dai supermercati Alì, in collaborazione con i clienti, che hanno consentito di donare quasi 4 milioni e mezzo di euro al territorio, a sostegno di varie cause.

La cooperazione è concretamente al fianco di chi sta soffrendo a causa del conflitto in Ucraina con #CoopforUcraina, la campagna di raccolta fondi, partita negli oltre 70 punti vendita del Veneto, promossa da Coop per aiutare le famiglie in fuga dalla guerra. La campagna ha come obiettivo fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e quanto necessario in uno scenario in continuo mutamento, difficile in questo momento da prevedere per le stesse associazioni che pur conoscono bene quel territorio. 

I soci e i consumatori potranno donare alle casse presidiate dal personale dei punti vendita importi pari a un euro, cinque euro, dieci euro, venti euro, cinquanta euro, cento euro. In alternativa si può donare attraverso la piattaforma eppela.com/coopforucraina il conto corrente dedicato (IBAN – IT 36 H 02008 05364 000106357816).

Per i veneziani le offerte in denaro possono essere versate sul seguente conto corrente bancaria intestato a Diocesi Patriarcato di Venezia: IBAN IT53W0503402070000000004637 BIC/ Banca B.P.M. – Filiale 709 Venezia. Codice IBAN SWIFT BAPPIT21709 CAUSALE: “Emergenza Ucraina”. La Diocesi di Venezia provvederà a versare le offerte pervenute alla Caritas locale. 

Per aiutare concretamente le popolazioni colpite dal conflitto tra Russia e Ucraina, il Comune di Venezia ha aperto un conto corrente bancario dedicato numero IT 60 M 03069 02126 100000 300114 intestato a “Comune di Venezia - Venezia per l’Ucraina”. Le somme raccolte saranno gestite tutte per la crisi in corso.

La Caritas diocesana di Treviso, attraverso la rete internazionale di Caritas, ha avviato una raccolta fondi che servirà a contribuire alla fornitura di beni di prima necessità agli organismi pastorali e umanitari delle Chiese locali ucraine e fornirà il supporto alle Caritas dei Paesi limitrofi come Romania, Polonia e Repubblica Moldova, impegnate senza tregua a favore dei profughi.

Chi desidera, può versare un’offerta sul conto corrente di Caritas Vittorio Veneto, specificando la causale come indicato. La maggior parte del ricavato sarà devoluta a Caritas Italiana per i progetti in atto; la restante parte sarà usata dal Caritas Vittorio Veneto per la gestione dell’emergenza 

Sono tantissime le iniziative di sostegno al popolo ucraino organizzate in provincia di Treviso. È possibile fare una donazione diretta a Caritas Tarvisina attraverso bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina). Se si vuole avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge si può fare la donazione al braccio operativo Servitium Emiliani Onlus: Iban IT55 H 08399 12000 000000318111, intestato a Servitium Emiliani Onlus. braccio operativo di Caritas Tarvisina.

Anche la Caritas diocesana di Vittorio Veneto si è mossa con Banca Credito Cooperativo della Marca: donazioni possibili all’Iban IT 45 K 07084 62190 000000320740, causale (da specificare): Emergenza Ucraina. Per info su altre modalità di donazione, luoghi e giorni di raccolta della merce telefonare allo 0438550702.

CentroMarca Banca ha messo a disposizione la piattaforma CMB4people e ha donato i primi 30.000 euro. Donazioni sul conto corrente intestato a: Servitium Emiliani Onlus (Operativa di Caritas Tarvisina), codice Iban: IT 43 N 08749 12001 000000468272. Nelle chat della comunità ucraina trevigiana stanno circolando diversi altri indirizzi per la raccolta fondi, tra i più utilizzati in provincia di Treviso c’è il conto corrente con Iban IT74P05034101000000000044187, intestato a “Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini”.

L’Ascom di Padova, aderendo alla campagna nazionale di Confcommercio che ha lanciato un’operazione mediatica di protesta contro la guerra, ha predisposto un cartello che ha messo a disposizione dei propri associati e che ha anche lo scopo di sostenere l’iniziativa attivata in questi giorni dalla Caritas diocesana che ha aperto un conto corrente dedicato sul quale far transitare in modo certo e sicuro le offerte di sostegno.

Le donazioni possono essere effettuate, specificando la causale “EMERGENZA UCRAINA”, attraverso bonifico bancario (intestato a Caritas – Diocesi di Padova) presso: Banca Etica filiale di Padova – IBAN: IT58 H050 1812 1010 0001 1004 009 o, in alternativa: bollettino postale sul conto n° 102 923 57 (intestato a Caritas diocesana di Padova).

Fondazione Città della Speranza e AIL Padova (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) hanno aperto una sottoscrizione a favore dei bambini ucraini. La raccolta fondi è finalizzata ad aiutare i bimbi affetti da patologie oncologiche ricoverati a Kiev e nelle principali città del Paese. I contributi serviranno principalmente per trasferire in Italia, a Padova, i piccoli pazienti e le loro famiglie perché siano ospitati in strutture cittadine e curati adeguatamente nella clinica di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova. 

Chiunque volesse scendere al fianco di AIL Padova e Città della Speranza per aiutare i bambini ucraini può versare il proprio contributo con un bonifico bancario (IBAN: IT10 D0585660 7501 7857 1484 506) causale Aiuto ai bambini ucraini, oppure telefonando alla volontaria signora Laura Carbognin 347 5145401 dell’AIL o al numero 049 964 0190 della Città della Speranza.

La farmacia di Pedavena (Via Vittorio Veneto 36, 0439 300330) ha attivato un conto aperto per l’acquisto di medicinali da mandare in Ucraina: chi vuole può fare una donazione alla cassa, il farmacista settimanalmente consegnerà il materiale acquistato a chi lo porterà oltre confine.

Il Consiglio di Amministrazione di URIPA (Unione Regionale Istituti per Anziani della Regione Veneto) promuove tra tutti i Centri di Servizio della nostra Regione - e quindi anche tra gli Enti non associati - una raccolta fondi mirata a sostenere la popolazione anziana dell’Ucraina. 

Un'iniziativa che invita ciascun Ente ad erogare un contributo minimo di € 2,00 per ciascun posto letto accreditato, e che permetterebbe di raccogliere così circa € 60.000 considerato che nella nostra Regione sono oltre 32.000 i posti letto accreditati. Nel rispetto degli scopi e delle finalità associative è preciso impegno di URIPA destinare l’intera somma raccolta a strutture ed organizzazioni per anziani operanti sui luoghi di guerra, che saranno indicate dalla Ambasciata Ucraina in Italia.

Le aziende.  Coin SpA si schiera a fianco di Save the Children, accogliendo l’appello urgente lanciato nei giorni scorsi dalla ONG per raccogliere 19 milioni di dollari a supporto dei bambini e delle famiglie costrette alla fuga dopo l’escalation iniziata il 24 febbraio. I clienti Coin potranno dare il loro contributo, donando alle casse di tutti i punti vendita dell’insegna anche solo 1€ al fondo emergenze attivato da Save the Children. Un gesto concreto, per aiutare chi oggi sta fuggendo dalla guerra a trovare un riparo, cibo e acqua pulita.

Raccolta fondi per Padre Pavlo, missionario a Kiev. Padre Pavlo Vyshkovskyi è un missionario degli Oblati di Maria Immacolata e parroco della parrocchia romano-cattolica di San Nicola a Kiev. Da tre anni “Insieme si può...” sostiene la sua opera umanitaria tra le vittime della guerra civile in Ucraina, iniziata nel 2014 e che ha causato finora oltre 13.000 vittime tra civili e militari. 

I Missionari Oblati di Maria Immacolata sono presenti a Kiev, nella Parrocchia di San Nicola, dal 1992. Quando pochi giorni fa sono iniziati i bombardamenti, la chiesa si è trasformata in luogo di preghiera e di aiuto: pranzi caldi, coperte, asciugamani e saponi, servizi igienici e docce, assistenza infermieristica e psicologica, medicinali e vestiario vengono garantiti alle vittime civili che bussano alla porta della chiesa, o portati a casa alle persone anziane, insieme a parole di conforto, di speranza e coraggio. 

Le donazioni per l’emergenza umanitaria in Ucraina possono essere effettuate con bonifico bancario sul conto corrente intestato all’Associazione Gruppi Insieme si può onlus (IBAN: IT 23 A 08511 61240 00000 0023078 – Cortina Banca) con causale “Erogazione liberale emergenza Ucraina”, con bollettino postale al conto n. 13737325 oppure con carta di credito e Paypal direttamente dal sito www.donazioni.365giorni.org Per informazioni si può telefonare in orario ufficio al numero 0437 291298 oppure mandare una mail all’indirizzo info@365giorni.org

Per sostenere l’attività umanitaria della ONG, negli oltre 250 punti vendita del Gruppo Unicomm (Famila, Emisfero e Mega) è possibile donare 2 €, che l’azienda raddoppierà a 4 €, e il cui totale sarà devoluto a Medici Senza Frontiere. L’iniziativa è partita il 9 marzo

In Veneto vivono quasi ventimila cittadini ucraini: “Persone e famiglie divise dai propri parenti lontani e, comprensibilmente, molto preoccupate per quanto sta accadendo ai loro cari ed alle loro città in queste ore”, si legge in un nota dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto che in collaborazione con le Scuole Universitarie di Specializzazione di area psicologica (SUAP) che afferiscono ai Dipartimenti di Psicologia Generale (DPG) e di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione (DPSS) dell'Università di Padova, ha pensato di aprire il servizio Emergenza Psicologi Online, già attivo nel periodo COVID, alla popolazione di cittadini Ucraini che vive in Veneto e in Italia. 

Si tratta di un “Servizio di supporto psicologico breve”, ad accesso gratuito e con consulenze online, dedicato a tutti i cittadini Ucraini in Veneto che sentano la necessità o opportunità di un breve sostegno professionale in questi giorni difficili. Il Servizio sarà accessibile con prenotazione:

Questa guida si basa solo su informazioni ufficiali e verificate. Sarà aggiornata più volte ogni giorno, seguendo il flusso delle informazioni che ci perverranno.

Per segnalare ulteriori iniziative in atto scrivete alla mail web@mattinopadova.it e usatela anche per segnalare eventuali errori.

Ultimo aggiornamento: ore 19.26 del 7 marzo

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