Fisioterapia per rimettere in… zampe cani e cavalli

2022-10-02 10:09:56 By : Ms. Vivi Gu

Congresso di medicina sportiva veterinaria e riabilitazione (ECVSMR)

Lo sapevate che il vostro cane può soffrire di artrite? Che il vostro cavallo può avere problemi alla cervicale? Alla pari degli uomini, anche gli animali si ritrovano a dover sopportare diverse malattie dell’apparato motorio, necessitano di convalescenza dopo traumi e infortuni e amano esercitarsi nelle vasche dotate di tapis roulant. E c’è chi si meraviglia quando sente che ai loro pet serve la fisioterapia o l’elettroterapia per risanarsi dalle ferite o che le gare sportive degli animali esigano enormi preparativi alla pari delle eccellenze nello sport umano.

A generare la dovuta attenzione nei confronti degli amici quadrupedi è niente meno che il terzo congresso del Collegio europeo di medicina sportiva veterinaria e riabilitazione (ECVSMR). La sua edizione polese 2022 è già in pieno corso, anche se l’inaugurazione ufficiale era avvenuta appena l’altra sera, in stile celebrativo e conviviale, negli ambienti del Castello, alias Museo storico navale di Pola, che ha visto radunati fior di esperti europei e mondiali (Canada e USA) nel campo della fisioterapia e riabilitazione dei pazienti animali. Quest’occasione regalata nell’ambito dell’offerta turistico-congressuale di Pola, grazie al Collegio europeo di medicina sportiva veterinaria e riabilitazione (ECVSMR), in stretta collaborazione con la Facoltà di veterinaria di Zagabria, ha ottenuto il pieno sostegno della Città di Pola, dell’Ente turistico nazionale e della Pro loco di Pola. Tanto di complimenti e auguri di buon lavoro da parte del vicesindaco, Ivona Močenić, sono stati trasmessi a circa duecento veterinari altamente preparati nelle aree di ultra-specializzazione, ma anche specializzandi, laureandi, dottorandi e studenti. Nel corso del gran gala ci sono stati anche momenti di gratifica, con la consegna dei certificati ai meritevoli che si sono proposti con prestazioni e presentazioni scientifiche particolarmente apprezzate durante le sessioni lavorative iniziali.

Pochi gli specialisti Con tutto rispetto per delle così autorevoli istituzioni che supportano l’organizzazione del simposio, destano ancora più meraviglia e considerazione le persone che stanno dietro a tanto di iniziativa. Risulta oltremodo curioso il fatto che l’Europa non conti più di 57 persone con titolo di “Diplomate” in medicina sportiva veterinaria e riabilitazione, che in Croazia ne esistono soltanto due, che vantano a Zagabria un’eccezionale carriera specialistica di professori straordinari e che tutti e due provengono da Pola. Si parla di Zoran Vrbanac, a capo dell’Istituto di radiologia, ecografia, diagnostica e fisioterapia operante in seno alla Facoltà di medicina veterinaria di Zagabria e di Nika Brkljača Bottegaro, docente specialista in medicina sportiva e riabilitativa dei cavalli. È soprattutto al primo che si deve lo sbarco della scienza veterinaria proprio a Pola, contribuendo a focalizzare l’attenzione sui progressi che il settore sta compiendo anche nel territorio istriano.

Come mai una carriera nella capitale? “È la vita – ci dice Zoran Vrbanac – che mi ha portato a occuparmi di fisioterapia e riabilitazione e la Facoltà di Zagabria detiene in questo campo una pluriennale esperienza con corsi specialistici, mentre il post-laurea mi ha condotto a perfezionarmi in Israele, in Inghilterra, in Italia, negli Stati Uniti e in Cina per l’agopuntura. Grazie alle qualifiche raggiunte ho avuto modo di dare il mio contributo all’istituzione di un modernissimo ambulatorio nell’ambito dell’Istituto universitario, contribuendo al perfezionamento di una branca veterinaria che in effetti esiste da 40-50 anni, ma che mai come negli ultimi decenni ha raggiunto un così alto livello di prestazioni medico-veterinarie”

A suo giudizio, quant’è sviluppata in Istria la fisioterapia veterinaria, la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite o acquisite in ambito neuromuscoloscheletrico? “Lungi dal poter contare sullo strumentario disponibile all’Istituto zagabrese, l’Istria possiede eccellenti medici veterinari, un alto livello di quadri professionali e di servizi e ogni ambulatorio privato è in grado di fornire determinate prestazioni in qualche segmento della fisioterapia, del recupero post-traumatico e post-chirurgico”.

Di quali pazienti si occupa la sua branca di medicina veterinaria? “Nel caso degli animali di ‘piccola taglia’ parliamo di traumi, fratture, lussazioni, ferite alla colonna vertebrale, protrusione discale, lacerazione del legamento collaterale mediale e altro. Ma esiste anche il grande gruppo dei ‘pazienti geriatrici” che soffrono degli stessi acciacchi degli uomini anziani: spondilosi, artrosi, artriti, ernie del disco ecc. Nell’ambito di questo congresso non ci stiamo occupando esclusivamente di terapie fisiatriche e riabilitazione, ma anche di segmenti della diagnostica, delle visite ortopediche, di artroscopia, diagnostica per immagini mediante TAC e RM, fino a mettere in atto un check up completo a scopi terapeutici. Dunque, il nostro è un approccio multidisciplinare. Il mio desiderio è stato quello di offrire alla mia città natale un grande evento scientifico e sono grato a tutti coloro che hanno sostenuto quest’iniziativa”.

È impossibile abbandonare un luogo d’incontro di super specialisti veterinari senza tentare di incrociare una “polesana” appassionata di cavalli, di medicina veterinaria sportiva e di riabilitazione equestre. Incontriamo quindi Nika Brkljača Bottegaro. “I cavalli – rileva l’interlocutrice – sono una parte di me, da sempre. E in effetti la medicina veterinaria era soltanto una scelta… anzi, no, non era una scelta, ma un fatto naturale. È un sogno dell’infanzia. Sono fortunata perché lo sto vivendo. Questo non è un lavoro, ma una vocazione, nella quale io sono proprio io. Lavoro come docente associata all’Università nel Dipartimento di Chirurgia veterinaria e la mia professione non è rappresentata soltanto dalla didattica. I miei pazienti sono i cavalli, in effetti il cavallo da sport, che è un atleta come l’uomo sportivo. Non deve essere solo sano e preparato, deve essere al massimo della forma. E qui si fa avanti il ruolo del veterinario che fa parte del team che prepara l’atleta.”

Com’è l’Istria in fatto di ippica, sport equestri e relativa assistenza veterinaria? “L’ippica in Regione non esiste né è mai esistita, a differenza dell’Italia dov’è ancora molto sviluppata, dell’Inghilterra specializzata nel galoppo, della Francia e dei Paesi scandinavi, che ci tengono alla disciplina del trotto. In Croazia l’ippica non esiste quasi, tuttavia ci sono lo sport olimpico e le altre discipline equestri come il salto ad ostacoli. L’Istria, anzi, vanta i suoi campioni: Kadir e Riziko, i due magnifici arabi del Ranch Barba Tone di Manjadvorci. Tra giorni il team avrebbe dovuto partecipare ai campionati mondiali endurance di Verona, vale a dire all’equivalente equina della maratona umana, che impegna i cavalli ad attraversare un percorso di 160 chilometri. Purtroppo l’appuntamento, per ora, è stato rimandato”.

Apprendiamo che l’esperta è impegnata nella preparazione dei cavalli da endurance, attenta alla medicazione delle articolazioni e alla capacità dell’atleta quadrupede a sostenere uno sforzo. “Facciamo la prova – ci spiega – ogni tot di chilometri, preleviamo il lattato mettendolo in relazione con il battito cardiaco. Meno alto è il livello di questa proteina e più l’ossigeno è presente nei muscoli, più il cavallo è in forma. Questo è il tipo di monitoraggio che stiamo effettuando anche sui nostri campioni istriano-arabi. Devo dire che dopo un’assenza durata dei decenni, in Regione sta proprio tornando l’endurance, con tornei e coppe che si propongono a Medolino, Gimino, Parenzo e Albona grazie a tanti nuovi giovani appassionati di cavalli. Il bello di questo sport è che non ha età e si può restare presenti nel mondo dell’equitazione tutta la vita anche senza salire in sella; ne è stato un esempio eclatante di amore e passione, la stessa Regina Elisabetta II”.

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