Uccide la mamma a San Benedetto del Tronto e poi la veglia - Cronaca - ilrestodelcarlino.it

2022-07-23 10:40:29 By : Ms. Lisa Lee

Maria Teresa Maurella , 80 anni, trovata in un lago di sangue e con molte ferite al volto e al corpo. La figlia Daniela Multari è stata arrestata dalla polizia e si trova piantonata nel reparto di Psichiatria

San Benedetto, 8 luglio 2022 - Dramma a San Benedetto dove la polizia, nella mattina di ieri, ha scoperto l’omicidio di Maria Teresa Maurella di 80 anni, trovata in un lago di sangue. La figlia Daniela Multari, di 48 anni, è stata arrestata per omicidio volontario e si trova piantonata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di San Benedetto. La donna in preda a uno stato confusionale e di forte choc continuava a ripetere frasi prive di senso ed aveva sul corpo alcune ferite, forse conseguenza del raptus di follia che pochi minuti prima l’aveva spinta ad aggredire mortalmente l’anziana madre. La donna è stata subito allontana dall’orribile scena del delitto e trasportata al vicino Pronto soccorso per le medicazioni, dov’è rimasta piantonata in stato di fermo prima del trasferimento in Psichiatria. Il delitto è maturato al piano terra dell’alloggio di edilizia popolare al civico 25 di via della Pace, un quartiere alla periferia ovest di San Benedetto tra il torrente Albula e il civico cimitero. Sono tutte palazzine piuttosto modeste, dove qualche caso di degrado familiare nel tempo è emerso.

Approfondisci La scena del delitto, le foto

A dare l’allarme per prima è stata una donna che risiede nella stessa palazzina, ma poi a rivolgersi alla polizia è stata anche la figlia della vittima, pronunciando frasi sconclusionate che hanno subito messo in allarme gli agenti accorsi sul posto e che si sono trovati di fronte a una scena a dir poco scioccante: grida, sangue e l’anziana a terra priva di vita. I sanitari hanno potuto poi verificare che la vittima era stata uccisa molte ore prima. Probabilmente durante la notte se non nella serata di mercoledì. Sul luogo della tragedia si sono recati i vertici del commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto con il dirigente Marco Crucianelli, il dirigente della squadra mobile di Ascoli commissario capo Vincenzo Alfano, agenti della polizia scientifica in forza al commissariato di San Benedetto e poi il medico legale Francesco Brandimarti e verso le 13 è arrivato il procurato della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti che ha disposto la rimozione della salma che è stata composta nell’obitorio dell’ospedale sambenedettese a disposizione per gli accertamenti diagnostici.

Si dovrà stabilire com’è stata uccisa la donna che sul corpo presenta molte ferite inferte, forse, con i pezzi di vetro appuntiti, con i cocci di ceramica, ma anche con qualche utensile usato per colpire mortalmente la mamma, che oltre alle ferite su molte parti del corpo, ha il volto e la testa completamente tumefatti per la serie di colpi ricevuti. Sarà l’esame autoptico a stabilire se la morte della poveretta è sopraggiunta a seguito delle ferite lacero contuse o se per le percosse ricevute sulla testa. Delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica si occupano il commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto e la squadra mobile di Ascoli.

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