Una bottiglia in testa "caduta" dal secondo squillo del Teatro Verdi venerdì sera ha ferito due persone. Che dopo le ferite e le medicazioni avranno ora la possibilità di sporgere denuncia per cercare di identificare (e chiamare alle responsabilità) l'autore di quello che è stato un gesto molto pericoloso, che ha avuto conseguenze gravi e avrebbe potuto avere conseguenze anche peggiori.
La serata è stata ricca, come sempre al Verdi dalla riapertura delle discoteche ha dato nuovamente l'opportunità, soprattutto ai più giovani, di trascorrere piacevoli serate di musica e socializzazione: ballando e sorseggiando un drink.
Restano ancora da chiarire le dinamiche di quanto accaduto. Anche perché, nella normalità delle cose, le bottiglie di vetro nelle mani dei clienti del Teatro Verdi (come qualsiasi altro locale nella versione "danza") proprio non dovrebbero esserlo. Difficile quindi per ora sapere se quella bottiglia fosse stata introdotta maliziosamente nella stanza passando la guardia giurata negli ingressi. O se qualche chiassoso l'avesse "soffiata" sotto gli occhi di un barista troppo impegnato a distribuire cocktail alla clientela opposta.
Ovviamente le bevande vengono sempre servite in bicchieri di carta o di plastica per motivi di sicurezza.
La bottiglia è caduta dall'alto del "secondo anello" del teatro Verdi. E ha colpito in pieno un 23enne sammarinese. Un taglio sulla testa, lividi, lividi e molto sangue. Per lei è stato necessario chiamare il 118 ed è stata trasportata in ambulanza a Bufalini dove al pronto soccorso, dopo le necessarie medicazioni e un periodo di osservazione, è stata dimessa con prognosi di 6 giorni.
Il vetro aveva colpito anche un'altra giovane donna: 21 anni di Cesena. A quel tempo, non voleva andare in ospedale. Ma ieri pomeriggio un mal di testa e una nausea l'hanno convinta a farsi visitare sempre ai Bufalini. Dove le è stato diagnosticato un trauma cranico non traumatico. Con la raccomandazione di tornare in ospedale se i sintomi dello stesso si trasformano in un ulteriore peggioramento. Entrambe le giovani donne avranno l'opportunità di sporgere denuncia sull'incidente. Per mettersi sulle tracce di chi (in preda ai fumi alcolici o peggio ancora volontariamente) si è “lasciato sfuggire” dall'alto un oggetto così pericoloso in caduta libera.
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