GIORNALE RADIOPIU 20 DICEMBRE 2021 DIRETTORE MIRKO MEZZACASA – Radio Più

2022-05-29 07:59:41 By : Mr. SAM YU

E’ CAMBIATO IL COLORE, DA BIANCO A GIALLO. NESSUN LIMITE PER GLI SPOSTAMENTI E PER LE ATTIVITA’ COMMERCIALI. LA NOVITA’ E’ LA MASCHERINA DA PORTARE SEMPRE, ANCHE ALL’APERTO: Al di fuori dell’abitazione, è obbligatorio l’uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi all’aperto, pubblici o aperti al pubblico, ad eccezione dei bambini di età inferiore a sei anni e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità, 

REDAZIONE Ieri attorno alle 12:30 sono transitate nei cieli dell’Agordino le Frecce Tricolori. Ecco le foto di Simone Pra scattate da Alleghe.

 FALCADE Giorni e orari in cui l’emergenza della Croce Verde Val Biois non è garantita: GIOVEDI’ 23 DICEMBRE dalle ore 6:00 alle ore 20:00; VENERDI’ 24 DICEMBRE dalle roe 6:00 alle ore 20:00; LUNEDI’ 27 DICEMBRE 2021 dalle ore 20:00 alle ore 6 di MARTEDI’ 28 DICEMBRE 2021

TAMBRE È stato ritrovato in una profonda dolina carsica ed è solo infortunato, Giorgio De Bona, lo scialpinista di 47 anni di Alpago, non rientrato da un’escursione con le pelli. Durante una ricognizione dell’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, con a bordo due soccorritori, sorvolando a bassa  quota il versante tra Monte Cavallo e Rifugio Semenza sono state notate delle tracce di ingresso di sci, senza quelle di uscita, in un buco. Avvicinatisi, i soccorritori hanno visto l’uomo in fondo alla dolina che faceva loro gesti. L’elicottero ha sbarcato due tecnici per poi trasportare altri 3 compreso un sanitario, più un vigile del fuoco. Immediato l’intervento dell’elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato personale medico e tecnico di elisoccorso con un verricello. Dopo una notte all’addiaccio, l’uomo che è stato subito trasportato all’ospedale di Belluno, aveva riportato un sospetto trauma alla spalla. I soccorritori all’interno della buca stanno per essere recuperati dall’elicottero dell’Air service center. Ieri mattina erano presenti una sessantina di persone tra Soccorso alpino di Alpago, Belluno, Longarone, Pieve di Cadore, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, con un’unità cinofila, i Vigili del fuoco, più una trentina di amici dello scialpinista. Le squadre erano state elitrasportate su ognuna delle cime circostanti, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore aveva sorvolato due volte le montagne con l’Artva del velivolo. Presente anche l’elicottero della Sezione aerea di Bolzano della Guardia di finanza con sistema Imsi Catcher. Presente inoltre anche un drone dei Vigili del fuoco col medesimo sistema di individuazione.

LE FOTO DEL SOCCORSO ALPINO

IL VIDEO E LE FOTO DEI VIGILI DEL FUOCO 

SEREN DEL GRAPPA Attorno a mezzogiorno  la Centrale del 118 è stata allertata per un escursionista che si era sentito male, in località Mulino Benevenuto in Valle di Seren. L’uomo, 72 anni, di Piombino Dese (PD), anche in base alle informazioni raccolte dal Soccorso alpino di Feltre pronto a intervenire, è stato localizzato e recuperato dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, per essere trasportato all’ospedale di Belluno per le verifiche del caso.

ZOLDO ALTO Sabato alle 13.30 circa l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per un escursionista che si era procurato un probabile trauma alla caviglia, mentre con le ciaspe percorreva il sentiero 556, tra Malga Pioda e il Rifugio Coldai, a circa 2000 metri di quota. G. M., 22 anni, di Castello di Godego (TV), è stato raggiunto, recuperato e trasportato all’ospedale di Belluno.

LONGARONE  Tamponamento a catena ieri alle 14 in località Faè. Spavento e qualche danno inevitabile alle autovetture, ma non si sono registrati feriti. Solo qualche contusione, che non ha richiesto cure. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco per ripristinare la viabilità. Disagi inevitabili al traffico

BELLUNO Si sono concluse le operazioni di spoglio delle elezioni provinciali. Nel voto per il consiglio, la lista “Provincia Comune – Belluno 2030 con Padrin presidente” risulta vincitrice con 45.203 voti ponderati (il 56,97%) e guadagna sei seggi. La lista “Progetto Dolomiti” invece ha raccolto 34.133 voti ponderati (il 43,03%) e avrà quattro seggi. Il nuovo consiglio sarà così composto: per la lista “Provincia Comune – Belluno 2030”, Lucia Da Rold (7.620 voti ponderati), Walter Cibien (7.296), Simone Deola (5.863), Paolo Perenzin (5.760), Franco De Bon (4.623), e Fabio Luchetta (4.740); per la lista “Progetto Dolomiti”, Dario Scopel (6.366), Danilo De Toni (6.168), Mattia Gosetti (6.083) e Serenella Bogana (5.505). Confermato presidente Roberto Padrin, unico candidato alla presidenza. Hanno votato 515 elettori sui 728 aventi diritto (suddivisi nelle fasce di ponderazione previste a seconda del peso demografico dei 61 Comuni bellunesi), e il presidente ha ricevuto l‘80,7% di voti validi (9 nulle, 90 bianche). 

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN

ROCCA PIETORE Il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin intanto lamenta che con l’ingresso della riforma Del Rio sulle provincie le votazioni per la provincia votata dai consiglieri comunali non sono di suo gradimento.

IL SINDACO DI ROCCA PIETORE ANDREA DE BERNARDIN

BELLUNO Si sono conclusi gli spogli delle votazioni per il Presidente della provincia e i consiglieri provinciali. Queste sono le dichiarazioni dopo i risultati usciti.

IL MINISTRO FEDERICO D’INCA’

“I miei auguri a Roberto Padrin, per la riconferma a presidente della Provincia di Belluno e al nuovo Consiglio eletto. Il lavoro di questi anni a favore del territorio è stato significativo: le sfide da affrontare sono molteplici ma sono sicuro che ancora una volta le competenze di Padrin saranno saranno utili all’intera provincia bellunese. In questi ultimi anni, con la Provincia abbiamo avviato un percorso di collaborazione istituzionale per rappresentare al meglio le istanze del territorio. A confermarlo, le costanti interlocuzioni tra l’Ente e Roma, come avvenuto in occasione dell’ultimo incontro sulla banda ultralarga. Un cammino che proseguirà ancora con molta attenzione”.

L’ONOREVOLE DEL PD ROGER DE MENECH E LA SEGRETARIA PROVINCIALE DEL PD MONICA LOTTO

Il centrosinistra bellunese proseguirà nell’opera di rinnovamento con particolare attenzione alle zone fragili. La vittoria della lista ‘Provincia Comune Belluno 2030’ alle elezioni provinciali è il premio per il lavoro svolto dagli amministratori in seno al consiglio provinciale, ma soprattutto un atto di fiducia per il futuro. «Auguro buon lavoro al presidente Padrin che abbiamo appoggiato con convinzione», afferma il deputato bellunese Roger De Menech. «Anche per i prossimi anni, il presidente avrà il nostro leale sostegno per continuare le azioni per salvaguardare il territorio, rafforzare la dimensione sociale e intervenire con tempestività nelle situazioni di crisi». La segretaria provinciale del PD, Monica Lotto, sottolinea quanto «la dimensione civica della lista sia stata accogliente e quindi vincente. Abbiamo raggruppato un gruppo di amministratori equilibrato, contrassegnato da sensibilità comuni, grande esperienza, competenze certe e provenienti da tutte le zone della Provincia».  Per la prima volta una donna, Lucia Da Rold di Ponte nelle Alpi, è risultata la più votata in assoluto e prima degli eletti. Gli altri rappresentanti della lista che entrano in Consiglio provinciale sono Franco De Bon, Fabio Luchetta, Paolo Perenzin, Simone Deola e Walter Cibien.

IL SENATORE LUCA DE CARLO

L’analisi del senatore di Fratelli d’Italia e sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo guarda ai risultati delle urne provinciali e si proietta alle consultazioni della prossima primavera. Il primo commento è dedicato alle elezioni provinciali tenutesi nella giornata di sabato: “Complimenti a Serenella Bogana, riconfermata per la terza volta in questo ruolo: è un chiaro riconoscimento del lavoro fatto in questi anni. Infatti, al netto dei voti ponderati risulta la terza candidata più votata tra entrambe le liste, segno di un apprezzamento generale da parte degli amministratori del territorio bellunese”. L’altra analisi è invece più politica, e guarda alle sfide dei prossimi mesi: “In questa consultazione, nonostante al momento i grandi comuni siano in mano al centrosinistra, il centrodestra ha fatto registrare un ottimo risultato e dimostrato unità, unità che servirà anche nella prossima tornata amministrativa a Belluno e a Feltre che ci vedrà impegnati a rovesciare l’attuale situazione. Lo schema “partiti più liste civiche” va confermato e rilanciato, non solo in vista della chiamata alle urne della prossima primavera, ma anche in ottica delle future elezioni provinciali, che ci auguriamo avvengano dopo una riforma che ripristini l’elezione diretta di presidente e consiglio e ridia così la parola ai cittadini”. L’ultimo appello è quindi agli alleati: “Da oggi, sguardo fisso sulle amministrative 2022 per trovare insieme i migliori candidati per andare a vincere e certo non per piantare bandierine”, conclude De Carlo.

LUCIA DA ROLD, ELETTA NEL CONSIGLIO PROVINCIALE

“Sono molto orgogliosa del risultato personale ottenuto. Ringrazio i colleghi che hanno voluto darmi la preferenza e mi fa piacere perché molte sono persone con cui collaboro ormai da diversi anni, molti sono invece gli amministratori e le amministrartici che hanno riposto in me una fiducia che spero di poter ricambiare con il lavoro che faremo insieme da qui in avanti. La soddisfazione più grande resta la vittoria della lista di centrosinistra grazie alla quale avremo slancio, entusiasmo e capacità per affrontare le sfide dei prossimi anni nel Bellunese”. Lo dichiara Lucia Da Rold a commento dei risultati delle elezioni provinciali.

FRANCO GIDONI, COMMISSARIO PROVINCIALE LEGA NORD

“Poca affezione all’ente Provincia da parte della sinistra, la candidatura singola non ha aiutato”, è questo il primo commento del commissario provinciale della Lega Franco Gidoni alle elezioni provinciali. La tornata elettorale ha fatto ottenere due consiglieri alla Lega, grazie alla riconferma di Danilo De Toni sindaco di Alleghe con 6168 voti e al nuovo ingresso di Mattia Gosetti, primo cittadino di Cibiana, con 6083 preferenze. A spulciare tra i dati, emerge come gli elettori di centro sinistra siano diminuiti, rispetto all’ultima votazione e quelli di centro destra, invece, siano aumentati.

L’autrice canadese Louise Penny, che ha recentemente pubblicato il suo ultimo romanzo poliziesco dal titolo State of Terror scritto assieme all’ex Segretario di Stato americano Hillary Clinton, indossa un paio di occhiali Blackfin modello WATERHOUSE. Il romanzo, salito subito in cima alle classifiche dei libri più venduti negli Stati Uniti, racconta le vicende di Ellen Adams, Segretaria di Stato nominata con il compito di ricostruire la leadership americana dopo anni di cattiva gestione e messa alla prova da crisi politiche e attentati terroristici che rischiano di destabilizzare l’ordine mondiale.

NOVE DECESSI, RICOVERI IN AUMENTO E 3442 NUOVI POSITIVI IN VENETO NELLE ULTIME 24 ORE

BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha rimodulato gli orari dedicati ai tamponi nei covid point del territorio riducendo i test finalizzati al green pass, anche in relazione al rallentamento delle attività lavorative durante le festività natalizie e all’entrata in vigore del green pass rafforzato per la pubblica amministrazione. Rimane consistente l’offerta di tamponi diagnostici e di sorveglianza con operatività quotidiana nei drive in principali di Paludi e Feltre e tri settimanale di Agordo e Tai Alla luce dell’evoluzione epidemica e di nuove raccomandazioni normative sarà ulteriormente potenziata l’attività di tamponi diagnostici

Gli orari in vigore dal 20 dicembre al 9 gennaio

La tabella degli orari riporta alcune raccomandazione per la prenotazione e l’accesso ordinato al servizio. In particolare si ricorda che: I tamponi green pass vanno prenotati dal sito aulss1.veneto.it, I tamponi sorveglianza sono organizzati dal Dipartimento di Prevenzione, I tamponi per sintomatici sono ad accesso libero negli orari indicati, con impegnativa del curante

BELLUNO Con una lettera aperta Alessandra Fontana, segretario generale della FILT CGIL, e Federico Cuzzolin, segretario generale dell UIL Trasporti Belluno Treviso, mettono in luce il problema del trasporto pubblico che non riesce a trovare autisti per i pulman.

Da tempo sosteniamo con fermezza come il tema dei trasporti abbia una portata generale e come serva una visione strategica complessiva, pena la sopravvivenza dell’intero territorio. Lo abbiamo sostenuto nella prima fase dell’emergenza Covid, chiedendo di ripartire con il servizio e di rinunciare alla cassa integrazione, lo abbiamo ribadito con la riapertura delle scuole e con l’entrata in vigore del green pass. Lo diciamo ancora una volta oggi, con la stagione sciistica alle porte e con il problema di non riuscire a garantire il serivizio ski bus. Mancano autisti. Il grido di allarme lanciato da più parti. Niente di nuovo. Da anni, nei confronti con l’aziende, ai tavoli isitituzionali evidenziamo le cause, che da parte nostra, non rendono più appetibile un lavoro che per molti anni ha rappresentato un’eccellenza, soprattutto nel nostro territorio. Si tratta di ragioni che partono da lontano, da una contrattazione nazionale bloccata da troppo tempo. Proprio in questi giorni le nostre strutture nazionali hanno confermato lo stato di agitazione, dopo la chiusura negativa del confronto con le associazioni datoriali. Le proposte avanzate dalle associazioni di categoria, che condizionano il rinnovo del ccnl, sono assolutamente inaccettabili e non tengono in alcun conto le richieste economiche e normative avanzate dalle parti sindacali. E mentre da una parte aumenta il carico di lavoro, la responsabilità, lo stress, dall’altra il salario rimane fermo, con dei minimi retributivi assolutamente inadeguati, offensivi per il lavoro svolto. Ma non è migliore la situazione a livello di contrattazione aziendale: il testo unico è congelato da oltre 15 anni e gli accordi con cui, in qualche modo, si è tentato di dare una risposta alle richieste economiche dei lavoratori (in maniera, ce ne rendiamo conto, molto sommaria) hanno una durata limitata, sono legati ad un bilancio su cui i lavoratori non hanno alcun potere di incidere (parlare di produttività, di miglioramento dell’efficienza del servizio fa quanto meno sorridere) e sono condizionati, per lo più, ad un welfare che poco si adatta a lavoratori la cui vita lavorativa non consente alcuna programmazione dei tempi di vita. Questo lavoro dunque non è remunerativo, economicamente non competitivo. Chi decide di fare l’autista, sappia, non lo farà per i soldi. Tanto meno a Belluno. E poco importa che si tratti di un lavoratore che salga dal Sud o che si tratti di un Bellunese da 15 generazioni. Faranno entrambi fatica ad arrivare a fine mese. Potrebbe farlo per una passione. Peccato però che l’organizzazione dei turni faccia ben presto tramontare qualsiasi vocazione.. a meno che non si tratti al martirio. I nastri (i periodi in cui il lavoratore, di fatto, è a disposizione dell’azienda) superano spesso le 13 ore giornaliere e gli autisti si trovano a dover affrontare ripetute pause), per lo più lunghe, nei piazzali della Provincia, spesso privi anche dei servizi igienici. Non solo ma, a fronte di un’emergenza che ormai è diventata strutturale, non vi è nemmeno certezza di quali corse dovranno svolgere, in quale parte della Provincia. E così può capitare che dalla Val Belluna si venga chiamati a coprire le corse di Arabba, in pieno inverno, perché mancano autisti. Peccato che ad Arabba gli autisti ci fossero e che, vista l’incertezza e il futuro nebbioso, abbiano deciso di cambiare lavoro. Fino a pochi anni fa l’autista era un’istituzione per quella vallata, per quella frazione. Conosceva i passeggeri, sapeva le tratte, svolgeva una funzione simile, per certi versi, al vecchio postino, al medico. Oggi non è più così. Si tratta di “uno che guida”, che oggi c’è e domani non si sa. Si tratta di “uno che magari arriva anche in ritardo”, da insultare, da non rispettare e magari anche da prendere a schiaffi. Il covid non ha fatto altro che porsi da cartina di tornasole di una situazione che già da tempo era compromessa. In questi due mesi si è ripartiti con il taglio delle corse. Niente di più sbagliato: nel momento di crisi bisogna rilanciare il servizio, non chiudersi a riccio. Ma se questa scelta è fallimentare per gli utenti, lo è ancora prima per gli autisti: ogni linea tagliata rischia infatti di “svuotare” il turno, di togliere preziosi minuti di guida ai lavoratori. Ogni taglio di corsa comporta un taglia cuci dei turni con conseguenze spesso disastrose sulle condizioni di vita e di lavoro degli autisti. Adesso agli autisti sono state sospese le ferie, o meglio, non vengono date le garanzie perché possano goderle. Siamo in tempi di emergenza, signori. E poco importa se l’emergenza è nata ormai una decina di anni fa, se si è silenziosamente alimentata, è cresciuta mentre ostinatamente Istituzioni e azienda giravano la testa dall’altra parte, che tanto di autisti se ne sarebbero sempre trovati. Oggi il Covid l’ha portata alla luce, brillante come la stella dell’albero di Natale, talmente alta che non si trovano soluzioni. Serve un nuovo patto per il territorio, serve ripartire con un vero confronto dove all’autista non venga chiesta la vocazione (De Andrè la vocazione la affidava ad altri mestieri) ma rispetto del lavoro. Il lavoro di qualità va remunerato, va remunerato in maniera corretta. Il lavoro di qualità va rispettato, garantendo una costruzione di turni sostenibile, garantendo una reale conciliazione vita lavoro. Il lavoro di qualità va riconosciuto e fidelizzato, non lasciato andare che “tanto arriverà qualcuno”. Nel frattempo chiediamo il rispetto per gli autisti, non accetteremo che si scarichi responsabilità che arrivano per da più lontano e da un tempo precedente al Covid.

ROMA “Molti lo sospettavano, complici anche le manovre in corso da parte di molti parlamentari. E puntualmente è arrivato: nel maxi emendamento finale alla Finanziaria 2022 c’è l’ennesimo regalo alle amministrazioni locali sprecone, quelle che spendono e spandono infischiandosene della corretta amministrazione e del rispetto dei vincoli di bilancio, tanto poi alla fine pagano tutti gli italiani – dichiara l’onorevole di Forza Italia Dario Bond – Per le città metropolitane con un disavanzo di bilancio superiore a 700 milioni di euro, è previsto un contributo straordinario pluriennale con lo stanziamento di 2,6 miliardi, per i prossimi 20 anni, dal 2022 sino al 2042. Per la serie, più debiti hai fatto, più soldi ricevi dal governo centrale, quando sarebbe logico (e doveroso) proprio il contrario. In prima fila nella nuova pioggia di denaro pubblico c’è la Napoli reduce da due mandati del sindaco “arancione” Luigi De Magistris, che ha dato il suo particolare contributo al dissesto storico delle finanze partenopee. A lanciare il salvagente finanziario in prima fila il M5S, che torna nel collegio di Luigi Di Maio & C. con un assegno di ben 1,3 miliardi di euro, con dichiarazioni di giubilo da parte del nuovo sindaco Dem (ed ex ministro all’Università), Gaetano Manfredi.  Sarà un bel giorno quando il governo centrale, invece di premiare a piè di lista sprechi e mala gestione, gratificherà tutti quegli amministratori che sono riusciti a chiudere in attivo i loro bilanci e che, magari, hanno pure avviato nuovi investimenti. Sarebbe il segnale, giusto e doveroso – conclude Bond – che il Paese ha ripreso a girare per il verso giusto dando il buon esempio”

FELTRE Il Comune di Feltre ha donato dei libri alla Pediatra del Santa Maria del Prato, che sono stati accolti con gratitudine dei piccoli degenti e dell’equipe del reparto. Non essendo stato possibile effettuare una consegna di persona, lo scambio di doni e auguri tra l’amministrazione comunale e la pediatria è avvenuto virtualmente, ma sempre col calore delle cose fatte col cuore. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del “Natale solidale”: i bambini, anche quelli ricoverati in pediatria, donano dei disegni fatti da loro come messaggio di augurio e speranza e ricevono un dono solidale dall’amministrazione. Si tiene vivo, in questo modo, lo spirito del Natale e dello scambio. Dall’ulss Dolomiti un grande grazie per l’attenzione data ai bambini ricoverati e agli operatori, segno tangibile di un legame forte, utile anche a dare forza e coraggio in momento difficile.

BELLUNO Nella sede dell’Unione montana del Comelico, venerdì, ci sarebbe dovuto essere anche il deputato bellunese della Lega Mirco Badole, ma non è stato invitato. L’invito era arrivato dall’Unione montana del Comelico, l’incontro era previsto per lunedì ed erano stati coinvolti tutti i parlamentari bellunesi, affinché potessero confrontarsi con i sindaci comeliani sulla questione del tunnel e del grande cantiere che rischia di paralizzare una parte del territorio. Venerdì, all’ultimo, la conferenza è stata spostata senza avvisare i rappresentanti del centro destra, gli unici presenti sono stati il ministro e l’onorevole Roger De Menech.

PONTE NELLE ALPI Il Comune di Ponte nelle Alpi potenzia l’impianto di videosorveglianza: impianto che sarà rinnovato e integrato con ulteriori punti di rilevazione sul territorio. Il progetto era già in previsione da qualche tempo e, a breve, prenderà forma e sostanza. L’adeguamento si è reso necessario per soddisfare le nuove prescrizioni del Gdpr (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), ma allo stesso tempo permetterà di migliorare le prestazioni offerte. Nel dettaglio, sarà sostituita la piattaforma gestionale, attraverso un duplice intervento dal punto di vista software e hardware: nuovi server si interfacceranno quindi al sistema con caratteristiche idonee a supportare i requisiti che richiedono le piattaforme di ultima generazione. Si provvederà, inoltre, ad ampliare i punti di ripresa con finalità di prevenzione rispetto a furti e ad atti vandalici, rispondendo così alle numerose sollecitazioni di intervento arrivate dai cittadini. In questo senso, sono quattro le novità: al Parco Ex Casa Rossa “Alessandro Mares”, per monitorare il parco stesso e l’edificio comunale in cui ha sede la Pro loco; in Piazza della Poesia, con l’occhio delle telecamere a vigilare sull’area della biblioteca e l’accesso alla scuola adiacente; lungo via Mangiarotti, nel centro abitato di Polpet, per rilevare il transito dei veicoli. E infine a Cadola, all’uscita dell’autostrada, grazie ai fondi del Consorzio Bim.   In più, è in fase si programmazione un intervento orientato a migliorare il monitoraggio dell’area che, dalla Statale di Alemagna, porta all’Oltrerai. Il Comando di Polizia locale, infine, sta pensando a un progetto futuro per l’implementazione della videosorveglianza anche in altre zone del territorio, al momento difficilmente raggiungibili anche a causa di un debole supporto infrastrutturale tecnologico. 

PONTE NELLE ALPI Un appuntamento entrato ormai a far parte della tradizione. E un motivo d’orgoglio per l’intera comunità di Ponte nelle Alpi: in sala consiliare, infatti, è andata in scena la “Festa dei laureati”. Ben 28 i nuovi dottori che, nel 2020, hanno concluso il loro cammino in ambito universitario e sono stati premiati dall’amministrazione comunale. Si tratta di Daniele Autelitano, Carla Barzan, Sara Bernardi, Tommaso Bernardi, Jessica Colussi, Giorgia Contessi, Roberto Costantini, Elena David, Alessio De Fina, Anna Laura De Pasqual, Melita De Toffol, Veronica Della Vecchia, Emma Guerra, Kristina Lazri, Gjon Lekaj, Claudia Macrì, Giuliana Mares, Nicol Masoch, Nicolò Meneghin, Matteo Moglia, Filippo Nart, Giulia Nogarè, Luciana Orzes, Giorgia Pierobon, Annika Pison, Filippo Quaranta, Pietro Smaniotto. E Roger De Menech. Sì, anche il deputato ha ricevuto il riconoscimento, essendosi laureato in Scienze politiche.   A tenere a battesimo il momento celebrativo è stata un’ospite d’eccezione come Silvia Coppari: bellunese e dirigente del servizio giuridico dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).

CALALZO Via libera dalla conferenza dei servizi per la realizzazione del nuovo guado e la ricostruzione del passaggio pedonale sul Rio Moliná, nel comune di Calalzo di Cadore, che andrà a ripristinare la precedente opera distrutta dalla tempesta Vaia a ottobre 2018. La notizia è stata accolta con soddisfazione dal sindaco Luca De Carlo: “Con questa decisione, possiamo dare inizio ai lavori già nella prossima primavera. Si tratta di un’importante opera dal punto di vista turistico, che ripristina il passaggio utilizzato dai visitatori lungo la strada romana per raggiungere l’abitato di Rizzios, e che ci permetterà manutenzioni più agevoli”.  La progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori – la cui contrattualizzazione avverrà entro il 31 dicembre – è stata affidata a Christian Casanova, ingegnere di Santo Stefano di Cadore, mentre il costo complessivo dell’opera è di 80mila euro.

FALCADE Il ristorante Al Dollaro di Falcade ha ospitato la presentazione del nuovo calendario del  Distretto Venatorio Agordino. Con il Presidente Alberto Colleselli i consiglieri regionali SIlvia Cestaro, Gianpietro Possamai; il consigliere della Provincia Franco De Bon con il comandante della polizia provinciale, le guardie, i recuperatori, i presidenti delle riserve e il pittore naturalista  Fabiano Nicolao  autore del calendario (nella foto con Alberto Colleselli e Silvia Cestaro). Nell’occasione i cacciatori agordini soci delle 15 riserve hanno riassunto momenti, ma anche messo i puntini sulle i in merito ad alcuni recenti argomenti. “Dopo la avversità atmosferiche che hanno devastato l’ambiente – hanno detto i cacciatori – vogliamo partecipare alla ricostruzione e ripristino di tutte le attività dei nostri ambienti naturali, della sana agricoltura di montagna, di un turismo sostenibile e appetibile”: Non sono molti i cacciatori nell’Agordino, ma la maggior parte sono originari dei luoghi che diventano controllori e manutentori “Per questo – ribadiscono – rifiutiamo le continue denigrazioni da parte di personaggi poco informati o addirittura in malafede, non vogliamo essere confusi con pochi e spesso neppure cacciatori che anche di notte e in periodi di divieto commettono gravi illeciti a danno di tutti, non vogliamo che ci si addebiti colpe non nostre, come i colpi di arma non da caccia sui cartelli stradali che nulla hanno a che fare con i cacciatori” I cacciatori dell’Agordino si dichiarano pronti al confronto, alla collaborazione, ma chiedono rispetto per chi opera all’interno della legge, con un riconoscimento per le attività collaterali come la manutenzione dell’ambiente, sfalci in zone abbandonate, recupero di animali selvatici dopo gli incidenti.

SANTA GIUSTINA il maestoso albero di Col Cumano è finalmente tornato a splendere, addobbato per le festività natalizie. Nella notte la sua luce è visibile da gran parte della Valbelluna. Per il personale e gli amici del Centro Papa Luciani, diventa quest’anno uno struggente ricordo di Severino Pinna, il manutentore del Centro, che il 1° dicembre scorso è scomparso a soli 56 anni: fu sua, quattro anni fa, l’idea di questa realizzazione.

RIVAMONTE Il sindaco Giovanni Deon ha convocato il consiglio comunale a Rivamonte per giovedì alle 19:30. La convocazione avverrà in videoconferenza e saranno 3 i punti all’ordine del giorno tra cui l’ottava variazione a bilancio e la revisione ordinaria delle partecipazioni.

BELLUNO Oggi alle 17.15  all’Ospedale San Martino di Belluno si terrà l’annuale Conferenza dei Sindaci per la trattazione del seguente ordine del giorno:   Aggiornamento sulla situazione epidemiologica e sull’Elisoccorso;     Parere espresso dall’Esecutivo della conferenza in merito all’attuazione misura6 del PNRR: Case della Comunità e Ospedali di Comunità;  Presentazione del documento redatto dall’Esecutivo di richiesta e di proposta alle istituzioni di misure per la tutela della sanità provinciale. Presentazione proposta loghi della Conferenza.

FELTRE  È indetto un concorso pubblico per soli esami per   l’assunzione a tempo pieno e determinato (3 anni) di un agente di polizia locale presso il comune di Arsiè. Altro concorso per due istruttori amministrativi  presso l’Unione dei Comuni del Basso Feltrino – Setteville e presso il comune di Pedavena. Le doman de di part ecipazione dovranno essere presentate tramite apposita piatta fo rma del l’Unione Montan a Feltrina entro le 12 del 13 gennaio.  

AGORDO-SEDICO  In questi giorni i nuovi calendari per l’anno 2022 sono in consegna nelle case di tutti gli utenti di Sedico e dell’Unione Montana Agordina. I nuovi calendari sono disponibili  anche nel sito www.valpeambiente.it.

In Veneto il fenomeno ha dimensioni molto contenute, tuttavia non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. L’Ufficio studi della CGIA segnala che dei 206.500 lavoratori irregolari presenti nella nostra regione, quelli sfruttati da caporali o da organizzazioni criminali sono una piccola minoranza. Questo, ovviamente, non deve indurci a sottovalutare la gravità di questo drammatico fenomeno nel quale i lavoratori sono sottoposti a condizioni degradanti e disumane da parte di pseudo-imprenditori che agiscono, nei campi e talvolta anche nei cantieri, con modalità criminali. Anche perché, pur non essendoci dati in grado di dimostrarlo, a seguito della crisi pandemica la situazione è in deciso peggioramento. Pertanto, anche la stima dell’Istat, che segnala in 3,2 milioni i lavoratori irregolari presenti nel Paese, di cui 206.500 nella nostra Regione, è quasi certamente sottodimensionata.

Ma la maggioranza degli irregolari si muove in autonomia Tuttavia, è bene sottolineare che la maggioranza di chi lavora irregolarmente è costituita, in particolar modo, da persone molto “intraprendenti”, che ogni giorno si recano nelle abitazioni degli italiani a fare piccoli lavori di riparazione, di manutenzione (verde, elettrica, idraulica, fabbrile, edile, etc.) o nel prestare servizi alla persona (autisti, badanti, acconciatori, estetiste, massaggiatori, etc.). Un esercito di “invisibili” che, ovviamente, non sono alle “dipendenze” né di caporali né di imprenditori aguzzini ma, attrezzati di tutto punto, si spostano in maniera del tutto autonoma e indipendente, provocando danni economici spaventosi. Questi lavoratori irregolari sono in gran parte costituiti da pensionati, dopo-lavoristi, inattivi, disoccupati o persone in Cig che arrotondano le magre entrate con i proventi recuperati da queste attività illegali. Concorrenza sleale inaccettabile E’ altrettanto evidente che a rimetterci non sono solo le casse dell’erario e dell’Inps, ma anche le tantissime attività produttive e dei servizi, le imprese artigianali  e quelle commerciali regolarmente iscritte presso la Camera di Commercio che, spesso, subiscono la concorrenza sleale di questi soggetti. I lavoratori in nero, infatti, non essendo sottoposti ai contributi previdenziali, a quelli assicurativi e a quelli fiscali consentono alle imprese dove prestano servizio – o a loro stessi se operano sul mercato come falsi lavoratori autonomi – di beneficiare di un costo del lavoro molto inferiore e, conseguentemente, di praticare un prezzo finale del prodotto/servizio  molto contenuto. Condizioni, ovviamente, che chi rispetta le disposizioni previste dalla legge non è in grado di offrire.

Campania, Calabria e Sicilia sono le realtà dove l’economia sommersa è più diffusa

Il lavoro nero presente in Italia “produce” ben 77,7 miliardi di euro di valore aggiunto di cui 5,5 miliardi sono ascrivibili al Veneto. Una piaga sociale ed economica, sottolinea l’Ufficio studi della CGIA, che, a livello territoriale, presenta differenze molto marcate. La Lombardia, ad esempio, sebbene conti oltre 504 mila lavoratori occupati irregolarmente, è il territorio meno interessato da questo triste fenomeno: il tasso di irregolarità è pari al 10,4 per cento, mentre l’incidenza del valore aggiunto prodotto dal lavoro irregolare sul totale regionale è pari al 3,6 per cento; il tasso più basso presente nel Paese. Subito dopo scorgiamo il nostro Veneto (con un’incidenza del 3,7 per cento), la provincia Autonoma di Bolzano (3,8) e il Friuli Venezia Giulia (3,9). Per contro, la situazione più critica si registra nel Mezzogiorno. In Calabria, ad esempio, a fronte di “soli” 135.900 lavoratori irregolari, il tasso di irregolarità è del 22 per cento e l’incidenza dell’economia prodotta dal sommerso sul totale regionale ammonta al 9,8 per cento. Nessun’altra realtà territoriale presenta una performance così negativa. Altrettanto critica è la situazione in Campania, dove gli oltre 361 mila occupati non regolari provocano un tasso di irregolarità del 19,3 per cento e un Pil da “nero” sul totale regionale dell’8,5 per cento. Preoccupante anche la situazione in Sicilia: a fronte di quasi 283 mila lavoratori in nero, il tasso di irregolarità è al 18,7 per cento e il valore aggiunto prodotto dall’economia sommersa su quello ufficiale è del 7,8 per cento. A livello nazionale, infine, all’inizio del 2019 l’Istat stimava in poco più di 3,2 milioni di persone che quotidianamente per qualche ora o per l’intera giornata si recavano nei campi, nelle aziende, nei cantieri edili o nelle abitazioni degli italiani per esercitare un’attività lavorativa irregolare. Siamo propensi a ritenere che a seguito della crisi pandemica – che ha provocato un aumento della disoccupazione, dei lavoratori in Cig e un impoverimento generale delle fasce sociali più deboli – il numero dei lavoratori irregolari presenti nel Paese sia aumentato in misura importante (vedi Tab.1).

Anche in Veneto il numero di denunce con esito mortale è in crescita. Se, secondo i dati Inail,  tra gennaio e ottobre 2020 le morti nei luoghi di lavoro erano state 71, nello stesso periodo di quest’anno sono salite a  89. Certo, nel confronto bisogna tener conto che a causa del Covid nel 2020 moltissime attività produttive erano state costrette a chiudere per molti mesi, tuttavia sono tragedie che sembrano non avere fine e, talvolta, “avvengono” perché strettamente collegate al lavoro irregolare.

Ancorché in Veneto il fenomeno abbia dimensioni molto contenute, l’Ufficio studi della CGIA segnala che dei 206.500 lavoratori in nero presenti nella nostra regione, quelli sfruttati da caporali o da organizzazioni criminali sono una piccola minoranza. Questo, ovviamente, non deve indurci a sottovalutare la gravità anche di questo drammatico fenomeno nel quale i lavoratori sono sottoposti a condizioni degradanti e disumane da parte di pseudo-imprenditori che agiscono, nei campi e talvolta anche nei cantieri, con modalità criminali. Anche perché, pur non essendoci dati in grado di dimostrarlo, a seguito della crisi pandemica la situazione è in deciso peggioramento. Pertanto, anche la stima dell’Istat, che segnala in 3,2 milioni i lavoratori irregolari presenti nel Paese, di cui 206.500 nella nostra Regione, è quasi certamente sottodimensionata.

A Verona e Treviso il numero di morti più alto

Se in Veneto l’economia sommersa è contenuta, i decessi nei luoghi di lavoro continuano ad essere troppi e tutto ciò non è più accettabile; ovviamente anche un solo morto costituirebbe un dramma, ma 89 sono una tragedia immane.  Per quanto concerne la distribuzione degli incidenti mortali avvenuti a livello provinciale, la situazione più critica si registra a Verona: nei primi 10 mesi di quest’anno, le morti bianche avvenute nella provincia scaligera sono state 21: seguono Treviso con 17, Padova e Venezia con 15, Vicenza con 10, Rovigo con 6 e Belluno con 5. Preoccupante il trend verificatosi in particolar a Padova: se l’anno scorso nei primi 10 mesi i decessi erano stati 9, quest’anno sono saliti a 15 (+66,6%) (vedi Tab. 1).

ROCCA PIETORE A Sottoguda a Natale ci saranno i mercatini tra le vie del paese, nei giorni 28 e 29 dicembre dalle 13 alle 19. Martedi 28 alle 16 “musica, neve e magia” con il concerto di Sara Stocco (voce) e Nella Hristova (pianoforte)

BELLUNO L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I”, istituzione accademica ecclesiastica collegata alla Facoltà Teologica del Triveneto, offre a tutti, non solo a docenti, studenti e personale, la possibilità di vivere un momento di spiritualità in preparazione al Natale,  giovedì 23 dicembre alle  18 nella  chiesa di San Pietro a Belluno. Il programma prevede una riflessione sul Natale tramite parole e musica: le parole sono quelle di Antonio Chiades, giornalista, scrittore e poeta, che vive tra Pieve di Cadore e Treviso; l’esecuzione musicale è invece affidata al musicista e compositore bellunese Carlo De Battista. Sono previsti inoltre una lettura biblica e l’intervento dei rispettivi vescovi, Michele Tomasi, vescovo di Treviso, e Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre. L’evento bellunese è organizzato in collaborazione con la Biblioteca Gregoriana del Seminario di Belluno. È obbligatorio il Green Pass.

Concerto di Natale “seguitando la gran stela” con il gruppo musicale “Na Fuoia” organizzato dal Gruppo Folk Union ladina Val Biois a Caviola giovedì 23 dicembre 2021 alle 20.30 presso la Casa della gioventù. Si esibiranno i musicisti Andrea Da Cortà, Annachiara Belli e Pina Sabatini che faranno suonare gli strumenti più tradizionali come il violino e la chitarra e quelli più esotici come la cornamusa e il dulcimer. Un regalo di Natale del Gruppo Folk Union ladina Val Biois per ritrovarsi e trascorrere insieme una serata di buona musica. Ingresso ad offerta libera, è richiesto il green pass base.

SOSPIROLO Si terrà giovedì 23 dicembre al Centro Civico alle 20.30 la presentazione della guida turistica “Viaggio nelle Dolomiti Bellunesi”  di Giuliano Dal Mas. In questo suo “Viaggio”, Giuliano Dal Mas (Premio Pelmo d’Oro per la Cultura Alpina 2021) si muove esplorando quella bellezza che si trova anche nei posti più reconditi dove, secondo l’autore, “solo un cuore fanciullo vede, guarda e assapora”. Il volume è patrocinato dal Comitato Pro Loco Unpli Belluno che rappresenta le 59 Pro Loco ed i 7 Consorzi della provincia di Belluno; la serata, con proiezioni di immagini, è a cura della Pro loco “Monti del Sole” con il patrocinio del Comune di Sospirolo. Ingresso libero con obbligo del Super Green Pass.

LIVINALLONGO Normalmente d’inverno il Castello di Andraz rimane chiuso al pubblico a causa delle grandi quantità di neve che interessano l’area. Quest’anno invece il meteo è favorevole e quindi, solo per pochi giorni e per poche ore, il castello aprirà. Le visite (guidate e su prenotazione ma non particolarmente specialistiche e quindi accessibili a tutti) si concentreranno in particolare sulla figura di Nicolò Cusano, vissuto al castello attorno alla metà del XV secolo, che proprio qui ha compiuto studi in campo astronomico di notevole rilevanza. È infatti in funzione già da qualche settimana il foro utilizzato per gli studi sul solstizio d’inverno: un’occasione imperdibile. Le aperture straordinarie avverranno il 19, 22, 26 e 29 dicembre dalle 13 alle 15. Per prenotare la visita guidata 334 3346680. Informazioni su www.castellodiandraz.it

MONTE CELO (ZELO) ED ALPENFESTUNG ARTICOLO COMPLETO IN TRE PARTI

APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON DON GIORGIO LISE

LA VALLE AGORDINA – 320 anni dalla BOA del 1701 QUARTA PARTE di 6

MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00  E ALLE 23 

Superata quota 500 puntate Collage si avvicina al Natale celebrando una canzone trasmessa in tutte le radio in questi giorni “Happy Xmas ( War is over)” che John Lennon assieme a Yoko Ono scrisse nel 1971 ispirandosi ad un vecchio brano folk tradizionale “Stewball” che avremo occasione di ascoltare questa settimana assieme a tante altre proposte. Collage va in onda dal lunedì al venerdì alle 16:00 e alle 23:00. Buon ascolto e soprattutto Buon Natale ai nostri ascoltatori.

FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK

IL BLUES ALLA RADIO … COME NON L’AVETE MAI SENTITO PRIMA

DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50

OSPITE: Francesca Gallo, Presidente ISTRESCO

Rassegna stampa da l’amico del popolo – di Gianni Santomaso

I racconti di Paolo Soppelsa

48 DELLE DOLOMITI località Salesei di Sopra (Livinallongo)  fino al 23 dicembre dalle 8 alle 17 – esclusi festivi e prefestivi – possibili interruzioni fino a 15 minuti, negli altri orari senso unico alternato con semaforo o movieri

SP 251 VAL DI ZOLDO E CELLINA fino al 22 dicembre interruzioni alla viabilità della durata massima di 10 minuti e senso unico alternato nei periodi non interessati dalle interruzioni nel comune di Val di Zoldo

SP 40 VAL SENAIGA  Fino  al 22 dicembre, sabati domeniche e festivi inclusi, interdizione totale al traffico in località Pei di Lamon per consolidamento corpo stradale

Martedi 21Tempo atteso: Sole, aria nitida e ottima visibilità sulle Dolomiti con qualche velatura nel pomeriggio; ingresso di aria fredda ed umida da est con nubi basse stratiformi sulle Prealpi con cielo per lo più nuvoloso. Precipitazioni: Non escluse debolissime precipitazioni su Prealpi specie veronesi e vicentine, eventualmente con qualche fiocco a 600/800 m. (30-40%) Temperature: Decisamente più freddo a tutte le quote con ulteriore generale diminuzione delle temperature, specie nei valori massimi con debole escursione termica su Prealpi. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max -3°C, a 2000 m min -6°C max -5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -6°C max -5°C, a 3000 m min -7 °C max -5 °C. Venti: Venti moderati da nord-ovest in quota, a tratti tesi sulle vette più alte nottetempo; perlopiù deboli di direzione variabile nelle valli. a 5-15 km/h a 2000 m e 15-25 km/h a 3000 m.

Mercoledi 22Sulle Dolomiti sereno con ottima visibilità, su Prealpi residue nubi basse stratiformi fino al primo mattino poi generalmente sereno o poco nuvoloso. In serata nubi alte in arrivo su Dolomiti. Precipitazioni assenti. Venti in quota deboli o moderati da Nordovest, deboli variabili nelle valli. Temperature stazionarie o in lieve calo in alta quota.

Giovedi 23Irregolarmente nuvoloso al mattino anche per estese nubi basse su Prealpi, nel pomeriggio maggiori schiarite specie su Dolomiti mentre su Prealpi potranno insistere nubi basse. Dalla sera generale aumento della nuvolosità ovunque. Precipitazioni generalmente assenti, dalla serata aumento della probabilità di debolissime precipitazioni su Prealpi occidentali. Temperature pressochè stazionarie o in lieve aumento in quota e le minime nelle valli. Previsore: DDL

SECONDA CATEGORIA GIR. T / CASTION – AGORDINA 4-1 (Gol Agordina: Paganin)

Si chiude nel peggiore dei modi il 2021 dell’Agordina di Lorenzi. I ragazzi di Agordo tornano da Castion con in tasca una brutta sconfitta e una prestazione da dimenticare. La squadra agordina non riesce ad imporsi di fronte ad una compagine di bassa classifica che ha approfittato degli errori in fase difensiva degli avversari per conquistare i 3 punti in palio. Ora 15 giorni di stop per le festività natalizie, una pausa per riordinare le idee e riprendere il campionato nel 2022 con l’obbiettivo salvezza da raggiungere il prima possibile. Il Castion subito in vantaggio. A sbloccare la gara ci pensa Vedana dopo 5’. Accusa il colpo la squadra di Lorenzi che subito dopo subisce la seconda marcatura della giornata. Questa volta a battere il portiere agordino ci pensa Da Rold. L’Agordina ha la possibilità di accorciare poco dopo quando l’arbitro concede un rigore ma Paganin sbaglia dagli 11 metri. I ritmi della partita si abbassano e l’Agordina prova a reagire ma non riesce ad accorciare. Nel secondo tempo il Castion mette a segno la terza marcatura. Errore in fase difensiva e difensore di Agordo che devia il pallone in fondo al sacco. Si abbassano di nuovo i ritmi e la squadra di Lorenzi incomincia ad innervosirsi. Paganin trova il gol del 3 a 1 ma il Castion cala il poker subito dopo con Godi.

GIOVANISSIMI PROVINCIALI / AGORDINA – PAUSA INVERNALE

ALLIEVI REGIONALI / DOLOMITI ACADEMY – AGORDINA 2-1

Il derby bellunese del Campionato Allievi Regionali va al Dolomiti Academy. L’Agordina perde di misura e chiude il 2021 con una sconfitta e il penultimo posto in classifica. Una prima parte di campionato da dimenticare per i ragazzi di Agordo che dopo 13 partite racimolano solo 6 punti. Tornando alla partita la squadra bellunese si porta in vantaggio per 2 a 0 ma l’Agordina riesce solo ad accorciare le distanze con Mezzacasa. Ora la pausa natalizia poi si tornerà a giocare per cercare di guadagnare una posizione buona a fine campionato.

JUNIORES REGIONALI / ARDITA BRAYDA – AGORDINA 2-2

Termina con un pareggio la sfida in terra trevigiana delle Juniore dell’Agordina che non va oltre il 2-2 sul campo difficile di Pero di Breda. Al 15’ sono i padroni di casa a passare in vantaggio sfruttando un lancio profondo che scavalca Selle e permette a Matteo Daniel di segnare l’1-0. Nel primo tempo la partita è dura e con tanti falli e al 40’ l’Ardita Breda sfiora il doppio vantaggio con una traversa su punizione. Nel secondo tempo l’Agordina riesce a spingere di più in zona offensiva e al 14’ sigla il pareggio da palla ferma: Francesco Ren devia il pallone in porta dopo il cross da calcio d’angolo. Vantaggio agordino firmato Matthias Marcon che segna al 24’ dopo l’uno due con Daniele Faè in area.  Il pareggio torna di moda al 28’, quando Matteo Daniel firma la sua doppietta personale sfruttando un cross sul secondo palo incrociando al volo. L’Agordina continua a macinare fino alla fine, mentre l’Ardita Breda preferisce colpire in contropiede, ma i due attacchi non riusciranno più ad essere incisivi. 2-2, dunque, il risultato finale che concede all’Agordina di allungare a 3, la striscia positiva di risultati utili consecutivi.

JUNIORES PROVINCIALI / FIORI BARP – PAUSA INVERNALE

ECCELLENZA FEMMINILE / VILLORBA – KERALPEN 5-1 (Gol Keralpen: Cerenà)

Dopo un ruolino di vittorie consecutive, il Keralpen si deve arrendere alla capolista Villorba. La squadra trevigiana incamera tre punti dopo una sfida dominata dall’inizio alla fine. Nonostante tutto le ragazze di Belluno hanno giocato bene contro una corazzata che non ha sbagliato un colpo finora. Il Villorba passa subito in vantaggio con Foltran e raddoppia pochi minuti dopo grazie a Tomaselli. Il Keralpen accorcia le distanze al primo errore in fase difensiva delle trevigiane. A mettere la firma sul primo gol bellunese è Cerenà che con una rovesciata batte il portiere avversario Un fulmine a ciel sereno perché le padrone di casa mettono le cose in chiaro calando il poker con Granello e Sandi. Nel secondo tempo il Villorba cala il ritmo ma ad essere protagonista è il clima. Sul campo della trevigiana cala una nebbia fitta che mette in difficoltà entrambe le formazioni. Le occasioni stentano ad arrivare e la partita si chiude definitivamente a pochi minuti dal termine con il quinto sigillo delle padrone di casa.

GOL: pt. 9’27” De Donà, 13’10” De Toni, 16’17” De Val. st. 8’41” Berger, 10’23” M. Felderer, 15’43” R. Felderer. Tt. 12’25” R. Felderer. 19’15” De Donà

Il Caldaro incamera tre punti dopo una partita giocata alla pari contro l’Alleghe. Le civette restano a bocca asciutta dopo una bellissima prova in terra altoatesina. Gli agordini vanno sotto, recuperano, passano in vantaggio, si fanno riprendere e poi perdono la partita per un’ingenuità in fase difensiva che regala ai padroni di casa la posta in palio. Escono dal campo a testa alta i ragazzi di Fontana ed ora si prepareranno per una settimana di fuoco con tre partite in 7 giorni che decideranno la classifica della regoular season. Parte bene la squadra agordina che già nei primi minuti sembra avere una marcia in più rispetto al Caldaro. Giolai ci prova ma la sua conclusione termina fuori di poco. Lo stesso fa anche Milos Ganz ma ancora una volta il tiro non centra i pali. Gli altoatesini vanno a segno alla prima vera azione da gol della serata. A sbloccare il punteggio ci pensa De Donà. Non si fa attendere la risposta delle civette che pareggia i conti con una bella conclusione di De Toni. La partita è piacevole e le squadre lottano su ogni disco. A 3’ dal termine del primo tempo De Val trova la rete del vantaggio alleghese. Nel secondo drittel l’Alleghe continua a spingere ma anche gli altoatesini non sono da meno. Il gioco è veloce e piacevole. Gli agordini trovano la terza rete della serata ma il Caldaro accorcia con Michael Felderer pochi minuti dopo. Giolai termina in panca puniti e i padroni di casa pareggiano i conti dopo soli 5”. A beffare Scola ci pensa Raphael Felderer con un siluro dalla distanza. Non se le mandano a dire le due compagini che continuano a spingere per portarsi di nuovo in vantaggio. Nel terzo parziale la storia non cambia e le squadre giocano a viso aperto. Biancorossi che sfiorano il vantaggio ma il Caldaro non resta a guardare e mette alla prova Scola. La fatica inizia a farsi sentire e gli errori non mancano da entrambi i lati. Uno svarione difensivo alleghese concede ai padroni di casa di passare in vantaggio. A sfruttare al meglio l’occasione è Raphael Felderer che solo davanti al golie agordino non sbaglia. Nel finale di gara è un assedio delle civette che però non riescono a pareggiare i conti. I lucci chiudono la sfida con la rete a porta vuota a pochi secondi dal termine.

L’Italia under 20 di hockey su ghiaccio chiude a punteggio pieno il Mondiale di Seconda Divisione Gruppo A di Brasov, in Romania. Dopo la matematica promozione in Prima Divisione ottenuta venerdì grazie alla vittoria 5-1 contro la Corea del Sud e alla sconfitta (4-3) della Gran Bretagna contro la Romania, gli azzurri chiudono al meglio il torneo sconfiggendo 3-2 proprio la Gran Bretagna nell’ultimo match in programma. Di Leo Messner, Jakob Prast e Moritz Kaufmann le reti dell’Italia, con i due portieri Damian Clara e Carlo Muraro che si sono alternati a difesa della gabbia. 15 punti in 5 partite, 22 gol fatti e 4 subiti con miglior attacco e migliordifesa del torneo, oltre a power-play più produttivo (28%) e penalty-killing più incisivo (89,29%) di tutto il Mondiale.

CORTINA Il primo sorriso mondiale di Lucia Dalmasso nella stagione 2021-2022 è arrivato nel parallelo gigante a Cortina d’Ampezzo, a due passi dalla sua Falcade. La 24enne azzurra sapeva che le nevi di casa le avrebbero portato fortuna e la qualifica alle finals, dove però si è fermata agli ottavi. Nelle qualifiche del pomeriggio si è subito distinta nella second run che nel computo totale con 1.21.60 delle due run le è valsa l’undicesima posizione. Nelle finals della sera, dove conta solo il fiato sul collo dell’avversario, nel primo round degli ottavi con la svizzera Jenny, Lucia ha perso proprio nel piano finale lasciando 16 centesimi all’avversaria, confermando l’11a posizione finale. Certo, non c’è la soddisfazione di aver proseguito ai quarti ma il cammino è quello giusto. Prossimo appuntamento l’8 gennaio in Svizzera a Scuol. A tifarla in pista, gli amici, i parenti e il suo Sponsor Promo Falcade.

SYNERGY VENEZIA-PALLAVOLO BELLUNO 3-0 (25-18, 25-13, 25-11)

La stanchezza inizia a farsi sentire. Ed era quasi inevitabile, se si considera che la Pallavolo Belluno femminile ha giocato 8 su partite su 9 in trasferta. E con un organico sempre molto ristretto: a San Pietro di Stra mancava Miriana Casagrande, come il sabato precedente. E le atlete a disposizione erano solo nove. Così, è arrivata una sconfitta in tre set, e nell’arco di un’oretta di gioco, al cospetto di una delle formazioni più in forma del momento: il Synergy Venezia.  Ora il campionato femminile di B2 va in letargo per la pausa natalizia e ripartirà sabato 8 gennaio (ore 18.30), quando le bellunesi si esibiranno di fronte al pubblico amico del palasport De Mas contro la Villadies Farmaderbe di Villa Vicentina.

VOLLEY CLUB AGORDINO IMAP SEDICO 3-0 (25-17, 25-16, 25-16)

Ancora una vittoria per le ragazze di coach De Nardin che al PalaRova di Agordo superno senza intoppi l’Imap Sedico. Il Volley Club Agordino sembra essere in piena forma e rifila un secco 3 a 0 alle sedicensi. Tutto facile per le agordine che vincono il primo set con 8 punti di vantaggio. Seconda e terza frazione fotocopia con le ragazze di Agordo che chiudono la partita lasciando a bocca asciutta il Sedico. Volley Club Agordino che chiude il 2021 in testa alla classifica con 13 punti. Ora una lunga pausa di campionato e poi si ritornerà in campo il 16 gennaio per la sfida in trasferta contro il Conegliano.

BELLUNO-PORTOMAGGIORE 2-3 PARZIALI: 25-12, 21-25, 22-25, 25-23, 8-15. DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 3, De Santis 18, Graziani 13, Ostuzzi 18, Piazzetta 7, Mozzato 10; Martinez (L), Gionchetti. N.e. Paganin, Della Vecchia, Milani, Guolla, Pierobon (L). Allenatore: D. Poletto.  ARBITRI: Antonio Mazzarà e Davide Prati.   NOTE. Spettatori 320. Durata set 20’, 28’, 26’, 28’, 14’; totale 1h56’. Belluno: battute sbagliate 16, vincenti 6, muri 9. Portomaggiore: b.s. 15, v. 11, m. 7. 

Il destino al tie-break è scolpito nella pietra. La qualificazione alla Coppa Italia di A3, quasi. Per la settima volta in 12 partite, un incontro della Da Rold Logistics Belluno ha il suo epilogo al quinto set. Ormai è una costante. Solo che, dopo il colpaccio a San Donà di Piave nel derby veneto, i rinoceronti devono arrendersi proprio sul più bello al Sa.Ma. Portomaggiore, trascinato da due bocche da fuoco capaci di incendiare la partita: l’opposto danese Dahl e la banda Pinali confezionano in tandem qualcosa come 42 punti. E la Coppa Italia? I bellunesi sono vicini, vicinissimi. Solo Fano, che ha una gara da recuperare, tiene ancora in sospeso il discorso qualificazione: se i marchigiani dovessero centrare l’en-plein nelle prossime due sfide (una delle quali contro Macerata), e la Drl perdesse il match di Santo Stefano a Pordenone, potrebbe esserci il sorpasso. Ma lo scenario appare ardito. E l’ottava piazza al termine del girone d’andata è a un soffio. «Dobbiamo pensare di portare via punti con chiunque – è l’analisi di coach Diego Poletto nel post partita – e lo abbiamo fatto. Anche contro una formazione costruita per l’alta classifica. La qualità dei nostri avversari? È emersa soprattutto nella fase break e al servizio: un fondamentale in cui la differenza si è rivelata abissale. Il punto, in sé e per sé, credo sia qualcosa di cui essere felici, anche se nel quinto parziale abbiamo mollato un po’ troppo presto. Ed è un peccato». 

BORGO VALBELLUNA Era la prima indoor della sua vita e anche in questa occasione Giorgia Zambon ha confermato il talento che lo scorso ottobre l’ha portata a vincere l’argento negli 80 ostacoli ai campionati italiani cadette di Parma. Sabato, in una gara sul rettilineo coperto di Udine, la quindicenne di Borgo Valbelluna, in forza al Gs La Piave 2000, ha fermato il cronometro a 9”13 nei 60 ostacoli, prestazione di tutto rispetto considerando che l’allieva di Johnny Schievenin è in piena preparazione per l’inizio della nuova stagione agonistica, quando lascerà la categoria cadette per diventare allieva. Da sottolineare che la pista di Borgo Valbelluna in questi giorni è imbiancata dalla neve e le temperature che accompagnano gli allenamenti degli atleti del Gs La Piave 2000 sono particolarmente rigide. Non la situazione ideale per preparare una specialità tecnica come gli ostacoli. Dopo essersi imposta nella gara con barriere, Giorgia Zambon ha anche corso i 60 piani, realizzando il secondo tempo delle batterie con 8”26. Poi ha rinunciato alla finale. Il ritorno in pista per la promettente atleta del Gs La Piave 2000 avverrà tra l’8 e il 9 gennaio, in concomitanza con l’inizio della stagione al Palaindoor di Padova.

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di repertorio usate in alcuni articoli sono di: pixabay.com ———————————-

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