Ferita infetta, come riconoscerla e come trattarla

2022-06-25 06:20:10 By : Mr. Jack Yang

Pubblicato il 19.07.18 di Sandra Ausili Aggiornato il 30.06.20

L’infezione interrompe sempre il normale processo di guarigione di una ferita, per questo il tempestivo riconoscimento di una lesione infetta ha un ruolo determinante nella gestione del problema, sia in termini di appropriatezza terapeutica che di prevenzione di ulteriori complicanze, perché saper riconoscere una lesione infetta ed attuare la strategia terapeutica più adatta al singolo caso significa migliorare la qualità di vita della persona, per un miglioramento generale degli esiti.

Medicazione antimicrobica Aquacel Ag+ Extra di Convatec

Le ferite infette, con il relativo ritardo nel processo di guarigione, rappresentano una sfida considerevole per il personale sanitario, soprattutto per quanto riguarda la fase di identificazione clinica di infezione, che condiziona in modo importante la scelta della strategia terapeutica da adottare per il caso specifico.

Quando si parla di infezione, si parla del risultato delle interazioni dinamiche fra un ospite, un potenziale agente patogeno e l’ambiente, ma per fare diagnosi di infezione di una ferita non è sufficiente basarsi sul numero di unità microbiche formanti colonie (CFU).

La popolazione batterica presente su un’ulcera, infatti, è un’entità dinamica che risente molto sia delle condizioni locali della ferita che di quelle generali dell’ospite.

Questo significa che il numero di batteri va sempre rapportato alla tipologia (ad esempio lo Streptococco β emolitico provoca infezioni anche se presente in bassa quantità) e deve sempre essere correlato alla presenza o meno di segni clinici di infezione.

L’infezione si verifica quando i fattori di virulenza espressi da uno o più microrganismi presenti in un’ulcera hanno il sopravvento sul sistema di difesa naturale dell’ospite, con la conseguente invasione e disseminazione nei tessuti vitali, che provoca una serie di reazioni locali e sistemiche dell’ospite (reazione flogistica dell’ospite).

Per rispettare il principio di appropriatezza terapeutica e riconoscere quale tipo di medicazione avanzata sia adatta al singolo caso è necessario fare un passo indietro e sottolineare che l’acquisizione di specie microbiche da parte delle ferite si manifesta clinicamente in quattro stadi evolutivi, che vanno dalla contaminazione all’infezione sistemica lungo un processo di peggioramento dell’ulcera.

Nella gestione delle lesioni cutanee assume un ruolo determinante la preparazione del letto della ferita (Wound Bed Preparation), un concetto per la cui applicazione l’International Wound Bed Preparation Advisory Board ha introdotto l’acronimo TIME, ovvero Tissue, Infection or Inflammation, Moisture imbalance, Epidermal margin.

Macerazione o secchezza (squilibrio dei fluidi):

Epidermide (margini che non progrediscono sul letto della ferita):

Il TIME è una struttura dinamica atta ad individuare 4 aree cliniche che devono essere prese in considerazione nella preparazione del letto della ferita e che corrispondono ad anomalie fisiopatologiche la cui correzione facilita il processo fisiologico di guarigione.

L’utilizzo del TIME consente all’operatore di seguire uno schema che, nell'ottica di un approccio completo al trattamento della ferita, permette di:

Tra le principali barriere che ostacolano la guarigione della ferita, oltre all’infezione e alla presenza in eccesso di essudato, gioca un ruolo da comprimario il biofilm.

Il biofilm costituisce un focolaio protetto di infezione e di resistenza batterica all’interno della ferita, che si presenta come una placca di materiale opaco (slough) in grado di riformarsi rapidamente (24 ore) dopo la rimozione (in caso di biofilm da Pseudomonas aeruginosa, placca verdastra).

Sul meccanismo di inibizione del processo di guarigione ad opera del biofilm c’è ancora molto da studiare, ma in presenza di questa comunità strutturata di cellule racchiusa da un polimero di matrice autoprodotta – la barriera impenetrabile alle cellule del sistema immunitario dell’ospite - la ferita rimarrebbe in uno “stato infiammatorio violento” con l’impossibilità di ripristino dei normali cicli di cicatrizzazione.

Come si tratta il biofilm:

La scelta della terapia antimicrobica topica - da applicare dopo la detersione - deve basarsi essenzialmente sull'aspetto clinico della lesione, le caratteristiche della medicazione, la matrice della medicazione e l'efficacia dell'agente microbico.

La medicazione ideale deve mantenere un ambiente umido nell’interfaccia ferita-medicazione, assorbire l’eccesso di essudato senza perdite alla superficie della medicazione, fornire isolamento termico e protezione meccanica, fornire una protezione batterica, permettere lo cambio gassoso e liquido, assorbire l’odore della ferita, rimanere integra durante l’uso e non lasciare residui.

A tutte queste caratteristiche rispondono le medicazioni avanzate della linea Aquacel Ag® di ConvaTec, le uniche schiume che combinano la rivoluzionaria tecnologia interattiva Hydrofiber™ al potere dell’argento ionico contro le infezioni (per provarne l'efficacia è possibile contattare un esperto).

Indicata come medicazione primaria o secondaria nella gestione di lesioni acute o croniche da scarsamente a moderatamente essudanti

Attività antimicrobica potenziata ad ampio spettro, aiuta a rimuovere il biofilm e ad impedirne la riformazione

Risponde alle problematiche di gestione della ferita chirurgica a rischio di infezione

In caso di lesioni essudanti, infette o a rischio di infezione, affidarsi ad AQUACEL® Ag Foam è una scelta che fa davvero la differenza nel trattamento delle lesioni cutanee, croniche e acute.

Contenendo argento ionico, la medicazione AQUACEL® Ag Foam uccide un ampio spettro di agenti patogeni inclusi microrganismi resistenti agli antibiotici come MRSA e VRE in meno di 30 minuti e garantisce un’attività antimicrobica fino a 7 giorni.

La medicazione in schiuma di poliuretano AQUACEL® Ag Foam è disponibile in versione adesiva e non adesiva.

Può essere ritagliata su misura, è facile da applicare e da rimuovere (la parte adesiva non si incolla ai guanti dell'operatore) e fa da barriera contro virus e batteri.

Lo strato di Tecnologia Hydrofiber a diretto contatto con il letto della lesione consente ad AQUACEL® Ag Foam di interagire attivamente con la lesione stessa assorbendo verticalmente l’essudato, trattenendolo e formando istantaneamente un soffice gel che mantiene l’ambiente umido ottimale e favorisce la guarigione riducendo il rischio di macerazione della cute perilesionale, anche sotto compressione.

AQUACEL® Ag Foam può essere lasciata in situ fino a 7 giorni.

AQUACEL® Ag+ Extra è il risultato della combinazione sinergica di due potenti tecnologie volte a combattere le barriere che ostacolano la guarigione delle lesioni; si tratta della Tecnologia Ag+ - formulazione unica a base di ioni argento - e della Tecnologia Hydrofiber®, che contribuisce a creare l'ambiente ideale alla guarigione.

L'infezione della ferita chirurgica, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), si presenta entro 30 giorni dall'intervento, interessa la cute e/o il tessuto sottocutaneo intorno all'incisione ed è accompagnata da almeno una delle seguenti condizioni:

La medicazione AQUACEL® Ag Surgical combina le tecnologie esclusive di ConvaTec - idrocolloidale e Hydrofiber™ ‐ con l’azione antimicrobica dell’argento ionico.

Il bordo in idrocolloide di AQUACEL® Ag Surgical è a tutti gli effetti una medicazione che evita - in questo caso - il rischio della fomrazione di vesciche o blistering sulla cute perincisionale.

AQUACEL® Ag Surgical, il cui tampone assorbente centrale è arricchito dall'1,2% di ioni argento, controlla efficacemente la carica batterica del sito di incisione chirurgica e grazie alla tecnologia con azione gelificante gode di proprietà uniche nel settore, quali estensibilità, flessibilità e massimo comfort per il paziente.

Combinando i benefici dell’idrofibra (gestisce l’essudato) con quelli dell’idrocolloide (protegge dalle contaminazioni esterne, si conforma alle irregolarità anatomiche, asseconda e favorisce i movimenti corporei) AQUACEL® Ag Surgical riduce il numero dei cambi di medicazione e il protrarsi del ricovero ospedaliero o la riammissione in ospedale.

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