Infermiera specialista nella cura delle ferite: protocollo di trattamento delle ulcere da pressione | Infermiera volte

2021-11-29 10:25:40 By : Mr. Steve Wang

Presenteremo un protocollo operativo per il trattamento della LdP:

Il protocollo indica i CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DELL'INFEZIONE e come eseguire una medicazione avanzata.

Dopo un'attenta idratazione della pelle, evitando massaggi energici, applicare film poliuretanici non sterili o idrocolloidi extrasottili (la trasparenza di queste medicazioni consente una valutazione della cute sottostante) da lasciare in sede per almeno 7/8 giorni.

In genere, la presenza di LdP al tallone deve essere gestita sollevando il tallone dal letto ponendo un cuscino sotto l'arto o attivando la funzione specifica nei dispositivi antidecubito che ne sono dotati (es. sgonfiaggio delle corrispondenti celle in materassi ad alta tecnologia).

In casi selezionati con scarsa possibilità di mobilizzazione (es. pazienti ricoverati in terapia intensiva), le schiume poliuretaniche possono essere utilizzate nelle LdP del tallone, valutando l'appropriatezza del trattamento da parte dell'infermiere specializzato/esperto in lesioni cutanee. Ispeziona quotidianamente la pelle sottostante.

Lasciare in posa la medicazione per almeno 7 giorni o fino a quando non si deteriora in quanto ha solo una funzione protettiva.

Non utilizzare prodotti a base di argento; antibiotici e antimicotici topici; prodotti coloranti come eosina, fuxina ecc; creme a base di cortisone o acido ialuronico per la prevenzione/trattamento delle LdP.

Le stesse indicazioni sopra descritte valgono per la lesione rosa.

In caso di essudato BASSO e MEDIO, dopo accurata detersione del LdP, applicare:

Per i pazienti incontinenti che richiedono ripetuti cambi di medicazione, applicare:

Non utilizzare prodotti a base di argento; antibiotici e antimicotici topici; prodotti coloranti come eosina, fuxina ecc; creme a base di cortisone o acido ialuronico per la prevenzione/trattamento delle LdP.

Le stesse indicazioni sopra descritte si applicano alla lesione rossa.

Se la bottiglia NON è a rischio di rottura, applicare in base alle dimensioni e al materiale disponibile:

Non forare le bottiglie che non corrono il rischio di rompersi e non rimuovere il tetto della bottiglia.

In presenza di LdP depurato o con fibrina e BASSO essudato applicare:

In caso di LdP purificato o con fibrina ed essudato MEDIO, applicare:

Nei casi in cui è necessaria una medicazione secondaria (p. es., alginato):

NON LASCIARE spazi vuoti NON STIPARE eccessivamente il LdP con materiale di medicazione, esercitando una forte pressione sui tessuti.

LESIONE GIALLA (presenza di fibrina): valgono le stesse indicazioni sopra descritte.

In caso di LdP purificato o con fibrina e BASSO essudato, applicare:

OPPURE: medicazione primaria: idrocolloidi o schiume poliuretaniche, da sostituire ogni 4 giorni, anticipando o posticipando in base alla saturazione della medicazione o al suo distacco.

In caso di LdP purificato o con fibrina ed essudato ALTO, applicare:

Se è necessaria la gestione dell'iperessudazione con altri prodotti, chiedere il parere di un infermiere specializzato/esperto in lesioni cutanee.

NON LASCIARE spazi vuoti NON STIPARE eccessivamente il LdP con materiale di medicazione, esercitando una forte pressione sui tessuti

LESIONE GIALLA (presenza di fibrina): valgono le stesse indicazioni sopra descritte.

In caso di LdP con fistole o sottominamento:

NON LASCIARE spazi vuoti, evitando di utilizzare più pezzi di medicazioni in zaffiro, ma preferisci medicazioni a nastro o cavità.

NON STIPULARE eccessivamente il LdP con materiale di medicazione, esercitando una forte pressione sui tessuti.

In caso di essudato MEDIO:

 In presenza di essudato ALTO:

In caso di urgenza clinica, prendere in considerazione il debridement tagliente/chirurgico.

Intraprendere con attenzione il d. con taglio/chirurgico dopo attenta valutazione in caso di:

In presenza di parti colliquate, scollate e non aderenti, chiaramente devitalizzate, lo sbrigliamento conservativo con spigoli vivi può essere eseguito dall'infermiere specializzato/esperto in lesioni cutanee.

NON UTILIZZARE enzimi proteolitici per sbrigliare LdP a basso/basso essudato o iperessudante.

NON UTILIZZARE idrogel per sbrigliare LdP iperessudante.

L'escara secca derivante dall'uso di dispositivi medici, e quella localizzata all'occipite, al tallone, alle dita dei piedi o agli arti inferiori, quando non c'è sufficiente vascolarizzazione, NON deve essere rimossa se non in caso di:

Se hai questi segni/sintomi (che indicano un'infezione), esegui un debridement urgente; secondo le indicazioni fornite in "LdP con necrosi".

In caso di necrosi secca:

Con il termine lesione "mista" si intende una lesione in cui sono presenti due o più colori contemporaneamente, indicando diversi tipi di tessuti.

Trattare la LdP come se fosse del colore meno desiderabile tra quelli presenti o della condizione più grave che è l'infezione; poi la necrosi e poi i tessuti vitali.

In caso di essudato BASSO:

In presenza di essudato MEDIO:

In presenza di essudato ALTO:

Da sostituire ogni 48/72 ore; anticipare o posticipare in base alla saturazione della medicazione o al suo distacco.

Se è necessaria la gestione dell'iperessudazione con idrofibra, il suo utilizzo deve essere indicato dallo specialista/infermiere specializzato in lesioni cutanee.

CRITERI PER RICONOSCERE L'INFEZIONE

Segni di diffusione/infezione sistemica:

Le indagini colturali indicate per l'identificazione dei patogeni sono:

Tampone quantitativo in alginato, realizzato secondo la tecnica Levine

La gestione delle LdP infette è frutto della collaborazione dell'équipe multidisciplinare, composta da medici e infermieri.

NON ESEGUIRE tamponi colturali di routine. NON FARE tamponi qualitativi in ​​quanto non sono indicativi di infezione.

L'antisepsi deve essere eseguita solo in presenza di almeno 2 dei segni/sintomi elencati in "Criteri per il riconoscimento dell'infezione".

Prima di applicare l'antisettico, effettuare un'abbondante ed accurata detersione con soluzione fisiologica e/o detergenti che contengano prodotti tensioattivi (in questo caso risciacquare abbondantemente).

Gli antisettici indicati sono a base d'acqua e includono:

NON UTILIZZARE acqua ossigenata; prodotti colorati come mercurocromo, eosina, fucsina, violetta di genziana, tintura castellani rubra.

NON UTILIZZARE povidone-iodone in grandi LdP e per periodi prolungati a causa del rischio di assorbimento sistemico di iodio. EVITARE di mescolare e utilizzare diversi antisettici contemporaneamente.

Se è presente tessuto necrotico, rimuoverlo mediante sbrigliamento urgente (vedi “LdP con necrosi”).

La scelta della medicazione deve tenere conto del peggioramento dei segni/sintomi e della possibilità di lasciare la medicazione in sede per diversi giorni.

Se è necessario un cambio quotidiano della medicazione, applicare come medicazione primaria:

Nelle prime 8/24 ore (in base all'estensione dell'escara e della zona trattata chirurgicamente), effettuare un attento monitoraggio al fine di individuare precocemente eventuali fenomeni emorragici.

In caso di sanguinamento MODERATO o ABBONDANTE:

In caso di sanguinamento lieve:

L'applicazione locale di medicazioni in alginato di calcio o collagene emostatico può essere utile.

NON RIMUOVERE TRAUMATICAMENTE la medicazione.

Infermiera specializzata nella cura delle ferite

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