Medici della Speranza in missione nella Sierra Leone sofferente: lebbrosario, scuola e occhiali. Fotovoltaico per l'ospedale - Corriere di Arezzo

2021-11-29 10:37:41 By : Ms. Betty Wang

I volontari organizzati dall'associazione Occhi della Speranza sono partiti per la Sierra Leone, dove rimarranno fino all'inizio di dicembre. Da Firenze a Parigi, per poi volare a Freetown, la capitale dello stato africano. Si tratta di un gruppo di medici e operatori sanitari di Castiglion Fiorentino, come il dott. Gabriele Menci (chirurgo), il dott. Fabio Fabianelli (pneumologo) e l'ottico Maria Amadori, insieme al dott. Alessandro Crocioni (radiologo ed ecografista) e al dott. Bruno Fattori (otorinolaringoiatra), dell'Università di Pisa, al debutto in squadra.

Il gruppo ha soggiornato più volte nel Paese africano ma la pandemia aveva impedito le missioni negli ultimi due anni. Opera dal 2002 l'associazione guidata da Carlo Landucci, che ha realizzato e sostiene progetti in Zambia - lebbrosario, scuole e altre strutture di assistenza in collaborazione con le Suore Battista - e in Sierra Leone, prima nel nord del Paese, in Kabala, e poi a Lokomasama, a pochi chilometri dalla capitale.

Il prezioso referente in loco è un missionario saveriano, padre Ignazio, che ha realizzato importanti strutture anche con il sostegno di una Onlus sarda denominata Love Bridge. Presso la missione di padre Ignazio, l'associazione castiglionese ha costruito un ospedale: “Siamo grati ai volontari che appena possono si recano a lavorare sul posto, senza di loro il nostro aiuto sarebbe meno efficace.

Per questo sto cercando di mettere in piedi vari nuclei, a partire da quelli esistenti, per far sì che in futuro possiamo essere presenti più a lungo all'ospedale di padre Ignazio”. Da domani fino al 2 dicembre, saranno giornate intense per i volontari: visite, interventi chirurgici, medicazioni, esami ottici, occhiali per adulti e bambini, che si stupiscono quando "miracolosamente" vedono meglio e si specchiano con gli occhiali Mughini sopra il naso.

C'è stata una grande esplosione a Freetown poche settimane fa, a seguito dell'incidente che ha coinvolto un'autocisterna che trasportava carburante. Centinaia di morti e ustioni che la scarsa sanità locale non riesce a curare. Molti sono finiti nell'ospedale di padre Ignazio e aspettano l'arrivo dei medici italiani per le cure.

Un altro gruppo di volontari di Occhi della Speranza si unirà alla delegazione medica. Con Carlo Landucci ci saranno Angiolo Barneschi, Giovanni Castigli e Gilberto Roganti, che seguiranno la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l'ospedale. L'energia in loco viene attualmente prodotta tramite costosi generatori che sono spesso soggetti a guasti difficili da riparare.

L'azienda Menci contribuisce molto alla costruzione della nuova struttura, così come spesso l'azienda Fabianelli è al fianco di Occhi della Speranza. L'impianto fotovoltaico in costruzione segue altre due perle progettate dai tecnici del gruppo: l'impianto di depurazione e imbottigliamento delle acque e quello per la produzione della candeggina, preziosa più dell'oro in Sierra Leone.